Il tema centrale riguarda il ruolo che ha svolto Foscolo a cominciare dall’ode “A Luigi Pallavicina” e all’ode “Bonaparte liberatore” passando attraverso “Dell’origine e dell’ufficio della letteratura” sino a toccare i suoi saggi sul Petrarca, su Boccaccio, su Dante. Ma è l’impegno del Foscolo che emerge dalle “Ultime lettere di Jacopo Ortis” che diventa il fulcro intorno al quale ruota la visione post illuminista e prettamente romantica e risorgimentale oltre che rivoluzionaria nell’eresia. “Su questi aspetti, osserva Pierfranco Bruni,scrittore eVice Presidente nazionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani, lavoriamo con intellettuali impegnati, in primo piano, sulla storia delle idee e sui temi letterari e storici. Un lavoro completamente innovativo che va oltre le forme didattiche e scolastiche”. “È un saggio, chiosa Bruni, fortemente legato anche ad elementi filosofici, grazie ai quali cerchiamo di sottolineare come il Foscolo vada oltre l’Illuminismo e segna l’inizio di quella decadenza post rinascimentale sino a toccare l’estetica e l’inquietudine dannunziana”. “Infatti, dichiara ancora Bruni, il legame tra Foscolo e D’Annunzio è uno dei perni fondamentali. Uno studio di intellettuali militanti e anticonformisti che sono in trincea da anni per proporre una chiave di lettura innovativa”. La figura e l’opera di Ugo Foscolo,nato a Zante nel 1778morto Turnham Greennel 1827 diventa, secondo Pierfranco Bruni, Neria De Giovanni, Gerardo Picardo, Marilena Cavallo e Micol Bruni, il fulcro dell’inquieto decadentismo e dell’uomo completamente libero ed eretico che rompe gli schemi sia dell’Illuminismo che del Romanticismo e si intaglia nella modernità del cuore dell’uomo. “Sull’inquieto della modernità si scava tra i testi di Foscolo, chiarisce Bruni, ed emerge un Foscolo nostro contemporaneo, anticipatore della tragedia nicciana. Un Ulisse in costante fuga e non in viaggio. Una fuga esistenziale, metafisica e geografica”. Il saggio, con il progetto del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, porta l’edizione dalla Casa editrice Pellegrini.
“Ugo Foscolo. L’inquietudine dell’intellettuale moderno”. Il nuovo saggio curato da Pierfranco Bruni
Da LalunaeildragoIl tema centrale riguarda il ruolo che ha svolto Foscolo a cominciare dall’ode “A Luigi Pallavicina” e all’ode “Bonaparte liberatore” passando attraverso “Dell’origine e dell’ufficio della letteratura” sino a toccare i suoi saggi sul Petrarca, su Boccaccio, su Dante. Ma è l’impegno del Foscolo che emerge dalle “Ultime lettere di Jacopo Ortis” che diventa il fulcro intorno al quale ruota la visione post illuminista e prettamente romantica e risorgimentale oltre che rivoluzionaria nell’eresia. “Su questi aspetti, osserva Pierfranco Bruni,scrittore eVice Presidente nazionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani, lavoriamo con intellettuali impegnati, in primo piano, sulla storia delle idee e sui temi letterari e storici. Un lavoro completamente innovativo che va oltre le forme didattiche e scolastiche”. “È un saggio, chiosa Bruni, fortemente legato anche ad elementi filosofici, grazie ai quali cerchiamo di sottolineare come il Foscolo vada oltre l’Illuminismo e segna l’inizio di quella decadenza post rinascimentale sino a toccare l’estetica e l’inquietudine dannunziana”. “Infatti, dichiara ancora Bruni, il legame tra Foscolo e D’Annunzio è uno dei perni fondamentali. Uno studio di intellettuali militanti e anticonformisti che sono in trincea da anni per proporre una chiave di lettura innovativa”. La figura e l’opera di Ugo Foscolo,nato a Zante nel 1778morto Turnham Greennel 1827 diventa, secondo Pierfranco Bruni, Neria De Giovanni, Gerardo Picardo, Marilena Cavallo e Micol Bruni, il fulcro dell’inquieto decadentismo e dell’uomo completamente libero ed eretico che rompe gli schemi sia dell’Illuminismo che del Romanticismo e si intaglia nella modernità del cuore dell’uomo. “Sull’inquieto della modernità si scava tra i testi di Foscolo, chiarisce Bruni, ed emerge un Foscolo nostro contemporaneo, anticipatore della tragedia nicciana. Un Ulisse in costante fuga e non in viaggio. Una fuga esistenziale, metafisica e geografica”. Il saggio, con il progetto del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, porta l’edizione dalla Casa editrice Pellegrini.
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