- ciò comporterebbe notevoli penalizzazioni per gli utenti, visti i tempi lunghi per l’effettuazione delle visite sanitarie e quindi per la liquidazione delle prestazioni di invalidità;
- i fascicoli elettronici di ogni pratica vanno comunque aggiornati: pare che l’Inps di Verona si sia sostituito all’Ulss di Bussolengo in tale compito”.
Bonfante e Fasoli indicano gli effetti del non allineamento dell’ Ulss 22 di Bussolengo al modello organizzativo ed al non utilizzo delle procedure informatiche: “- tempi lunghi di erogazione dei servizi; - Inps e Patronati non sono in grado di dare informazioni attendibili in tempo reale agli utenti in quanto i fascicoli non sono aggiornati; - aumento delle code degli utenti in attesa delle visite ed in cerca di informazioni”.
Nel terzo millennio l’ Ulss 22 di Bussolengo non utilizza la piattaforma informatica realizzata dall’Inps e condivisa da tutte le regioni per operare in tempo reale ma produce carta ed esporta carta verso l’Inps di Verona causando tempi lunghi per la definizione delle prestazioni a danno degli utenti.
“A quanto pare - scrivono Bonfante e Fasoli nella loro interrogazione - l’Ulss 22 utilizza i software dell’Inps soltanto per scaricare le domande di invalidità ma non per il vero e proprio iter procedurale (calendarizzazioni e convocazioni delle visite, redazione dei verbali), né per trasmettere gli esiti dei procedimenti all’Istituto previdenziale. Di fatto tutta la documentazione inviata dall’Ulss all’Inps pare sia ancora in formato cartaceo, con notevoli penalizzazioni per gli utenti, vista l’impossibilità di avere dati aggiornati in tempo reale ed i tempi lunghi per l’effettuazione delle visite sanitarie e quindi per la liquidazione delle prestazioni di invalidità civile”.
Bonfante e Fasoli incalzano quindi l’assessore alla Sanità e la Giunta per chiedere un intervento per “fare in modo che l’Ulss n. 22 di Bussolengo si allinei immediatamente con tutte le altre Ulss venete nell’utilizzare gli ambienti virtuali messi a disposizione dall’Inps, per contrarre al massimo i tempi del processo di erogazione delle prestazioni relative al riconoscimento delle invalidità civili”.
L’articolo 20 del decreto legge n. 78 del 2009, convertito con modificazioni nella legge n. 102 del 3 agosto 2009, ha apportato importanti innovazioni nell’iter di riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità al fine di migliorare la qualità del servizio ed i tempi di definizione delle prestazioni di invalidità civile.
La cooperazione e la collaborazione tra enti diversi (Ulss 22 di Bussolengo e Inps di Verona) prevista nel disegno organizzativo e sostenuta da nuove applicazioni informatiche realizzate dall’Inps è saltata in quanto l’Asl n. 22 di Bussolengo si ostina a non rispettare le regole del processo di invalidità civile, il quale in altri territori ha prodotto risultati apprezzabili migliorando i parametri di qualità e quantità del prodotto.
I consiglieri regionali Bonfante e Fasoli interrogano la Giunta regionale e l’Assessore regionale alla Sanità per sapere: “se intendano fare in modo che l’Ulss n. 22 di Bussolengo si allinei immediatamente con tutte le altre Ulss venete nell’utilizzare gli ambienti virtuali messi a disposizione dall’Inps, per contrarre al massimo i tempi del processo di erogazione delle prestazioni relative al riconoscimento delle invalidità civili”.