I legali di madre e figlia avevano ricorso contro le ordinanze di conferma della custodia in carcere, emesse dal Tribunale della libertà di Taranto il 20 giugno e il 12 luglio 2011.
Nelle stesse motivazioni la Cassazione conferma a carico delle due donne, il quadro di gravità indiziaria in ordine all’accusa di soppressione di cadavere. Il corpo di Sarah, uccisa il 26 agosto dell’anno scorso ad Avetrana, fu fatto ritrovare da Michele Misseri (padre di Sabrina e marito di Cosima) il 6 ottobre del 2010 in un pozzo nelle campagne dello stesso comune della provincia di Taranto.
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