Crisi.Crisi... non si sente (quasi) parlare d'altro.Crisi e mancanza di soldi.Manca lavoro, manca la dignità, manca il diritto a una vita serena.Crisi, insomma.Così dicono.E quando mancano i soldi, che si fa?Si gioca, ovviamente.Lotti, superenalotti, grattaevinci, lotterie, schedine e chi più ne ha più ne metta.La più grande tassa pagata dai poveracci, illusi di poter cambiare la vita, mandare in culo la crisi e la propria esistenza grama con una botta di fortuna che li spedisca direttamente in qualche esotico paradiso pieno di lusso, sorrisi, escort (sia maschili che femminili) e quant'altro possa far felice l'esistenza umana.Lotterie.Numeri che saltano in un'urna.Un po' come noi tutti... ridotti ormai a essere dei piccoli numeri chiusi in un contenitore, che saltano, saltano e saltano, in attesa di essere estratti.Affidare la vita alla sorte, d'altronde, è più facile che affidarla al proprio sapere, al proprio essere. Ma meno redditizio.Per uno che vince (forse) milioni perdono.Ma non importa... l'importante è andare avanti con la speranza. Che poi, alla fine, tanto speranza non è. E' solo una disperazione mascherata da qualcos'altro.Lotti, superlotti ed enalotti.Continuate così.Dopotutto anche le galline negli allevamenti stanno a pensare a chi sarà estratta la mattina dopo per farsi tirare il collo.Le tavole sono imbandite... a chi tocca essere tirato su per far felici i commensali?Forse a te che stai leggendo?Forse a me che ti sto scrivendo?Non importa. Chi ha la tavola imbandita mangerà sempre; chi sta nel pollaio dovrà solo aspettare di farsi arrostire.Con buona pace dei numeri. Quelli, almeno, se ne stanno buoni e non si lamentano.Ah già... nemmeno voi.