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Ultima sentenza, di John Grisham

Creato il 21 marzo 2016 da Aleheartilly @amazing_readers
Ultima sentenza di John Grisham
Traduttore: Nicoletta Lamberti
Editore: Mondadori Genere: Thriller legale
Pagine: 408
ISBN: 9788804580911
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Schede libro: Sito editore :: Goodreads :: Anobii
Il nostro voto: four-stars

Gli avvocati Wes e Mary Grace Payton hanno compiuto il primo passo nella più importante causa della loro carriera. Un tribunale del Mississippi ha infatti riconosciuto un risarcimento di quarantun milioni di dollari a Jeannette Baker, una giovane donna assistita dal loro piccolo studio, che nel giro di otto mesi ha visto morire di tumore il figlio e il marito. Dopo un estenuante processo nel quale i Payton hanno messo in gioco sia la credibilità professionale che la serenità personale, la responsabilità p stata attribuita alla Krane Chemical, una grossa società con sede a New York ritenuta colpevole di aver smaltito per anni rifiuti tossici nei terreni vicini al suo stabilimento di Bowmore, inquinando le falde acquifere della cittadina e provocando il cancro in molti membri della comunitià locale. Si tratta solo del primo grado di giudizio, e di un singolo caso, ma è chiaro che, se la sentenza verrà confermata, per la Krane Chemical - e per il suo potente proprietrario Carl Trudeau - si aprirà una disastrosa stagione di cause collettive da parte della cittadinanza e di ancor più disastrosi risarcimenti. Trudeau sa quindi di aver disperatamente bisogno di una Corte Suprema favorevole, e l'impresa non sembra impossibile: i giudici verranno eletti tra non molto e per una campagna elttrorale servono parecchi soldi... con la maestria alla quale ormai ha abituato i suoi lettori, John Grisham ci accompagna ancora una volta tra le pieghe del sistema legale americano, in una serratissima vicenda di lobbying, sentenze pilotate, grandi interessi economici che non tengono nel minimo conto i diritti degli individui.

Ultima sentenza è un romanzo un po’ particolare: non ci racconta infatti un processo, un’indagine su un delitto o cose simili. Ci racconta in realtà una campagna elettorale, e ci mostra come sia possibile, con il sistema americano, “forzare” i risultati, spendendo la cifra giusta.

Nonostante sia a tutti gli effetti un romanzo un po’ noioso – soprattutto quando ci snocciola numeri e percentuali che francamente confondono un po’ – gli ho dato 4 stelle, perché ritengo che lo scopo sia ben preciso: dimostrare che il sistema americano, così com’è, permette forzature che tornano a tutto vantaggio di chi ha abbastanza soldi da spendere. E siccome ritengo anche che la dimostrazione sia perfettamente riuscita, credo che 4 stelle siano d’obbligo; dopo tutto, ha raggiunto secondo me lo scopo (o, comunque sia, uno dei suoi scopi) che si era prefissato.

Il romanzo comincia con una sentenza: la Krane Chemical viene riconosciuta colpevole di aver inquinato le falde acquifere della cittadina di Bowmore, provocando in questo modo una maggior incidenza di tumori nella zona. Tra le vittime ci sono il marito e il figlio della signora Baker, a cui viene riconosciuto un risarcimento esemplare. Gli avvocati della vedova Baker, Wes e Mary Grace, quasi non ci credono; toccherà quasi sicuramente a loro, infatti, rappresentare le altre vittime della Krane Chemical nelle cause di risarcimento.

Ma il proprietario Carl Trudeau non ci sta, com’è immaginabile; ed è a questo punto che il romanzo entra nel vivo. Viene infatti convinto a pagare un’agenzia che si occupa di fare sostanzialmente da tramite tra Carl, che è la persona interessata a sostituire un certo giudice, in modo da avere un verdetto favorevole in fase di appello, e la persona designata a sostituire quel determinato giudice. L’agenzia si occupa in pratica di tutto, compreso il fare in modo che le donazioni alla campagna elettorale siano legali, che la cosa non venga mai associata a Carl Trudeau e alla causa della Krane Chemicals, persino di inserire un elemento di disturbo. Il romanzo qui si fa interessante e insieme noioso: Grisham snocciola infatti numerose cifre e percentuali che effettivamene stufano, dopo qualche paragrafo, ma che servono proprio a far capire come una disponibilità economica quasi illimitata possa avere l’effetto desiderato sull’elezione, e quindi sostituzione, di un giudice. Non c’è nemmeno bisogno di spiegare come un sistema di questo tipo sia facilmente manipolabile da chi ha particolari interessi; il romanzo lo dimostra, e pur essendo un’opera di fantasia ci racconta comunque di qualcosa che potrebbe succedere. Un rischio reale che non è da sottovalutare.

La parte riservata alla campagna elettorale è quella più lunga e corposa del romanzo, proprio perché, come vi ho detto, credo sia la parte che permette all’autore di dimostrare la sua tesi. Ci fa vedere il candidato designato che si sottomette, in pratica, a ciò che altri decidono per lui; e quando interviene perchè trova che certi metodi non siano corretti lo fa comunque troppo tardi. Ci fa vedere che ci sono temi, come il matrimonio omosessuale, la possibilità di acquistare armi e cose di questo tipo, sono talmente sentiti dall’opinione pubblica americana da poter spostare masse di voti da una parte o dall’altra, determinando quindi vittorie e sconfitte. E ci fa vedere che giocare sporco è molto semplice.

La parte finale contiene una sorta di morale che non ho del tutto condiviso, perché sembra una sorta di punizione che alla fine non ha molto senso: di fatto il personaggio non è particolarmente positivo, si era capito fin dall’iniio che avrebbe fatto ciò che ci si aspettava da lui, per cui non suscita nemmeno chissà che simpatia. Ma tutto il resto del romanzo, anche nelle sue parti più noiose, che hanno comunque un loro senso nel quadro generale delle cose, è gestito in maniera magistrale.

Forse non è stata propriamente una lettura piacevole; ma di sicuro è stata istruttiva e in grado di far riflettere, e per questo lo consiglio.

four-stars

I nostri voti

Trama four-stars

Personaggi four-stars

Stile four-stars

Ritmo three-stars

Copertina four-stars

Overall: four-stars


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