Per le presidenziali 2016 corrono, in marzo,al primo turno in Benin ben 33 candidati, alcuni dei quali nomi noti per aver ricoperto in precedenza cariche politiche.
In attesa dell'apertura dei seggi questa è l'ultima settimana di propaganda elettorale, che è fatta a colpi di manifesti con le immagini sorridenti dei candidati, di gigantografie strepitose per chi può permettersi di non badare a spese ,di slogan a corredo semplici e accattivanti, di sagome e palloncini gonfiabili come quelli che possiamo osservare lungo i percorsi al tour de France o al giro d'Italia.Tutto materiale che ha invaso da tempo le strade principali e le piazze più frequentate della capitale.
Cotonou, la capitale del Benin, insomma è addobbata a festa, una festa di quelle che si può definire delle grandi occasioni. Modernità e tradizione si affiancano, a seconda della personalità del candidato ma, soprattutto, a seconda del bacino d'utenza cui egli intende riferirsi per catturare le sue preferenze.
E i gadget, distribuiti abitazione per abitazione, si sprecano
Gli elettori iscritti nelle liste elettorali in tutto sono 4.703168 e i seggi nel Paese 7908.
Prima abbiamo detto di alcuni candidati tra i concorrenti alcuni dei qualigià noti nel mondo politico. Tra questi, però, i nomi di spicco ricorrenti in strada e nei media locali sono : Tcleoué, ex -ministro dell'economia, Koupakaki ex-primo ministro,quello degli slogan facili e comprensibili, Telon, il magnate del settore cotoniero, quello invece delle gigantografie, Ajavon, presidente del patronato del Benin (sono sue le sagome e i palloncini gonfiabili) e ancora Lionel Zinsou, attuale primo ministro.
In attesa del segnale di partenza della competizione gli abitanti del Benin, città e campagne, si godono intanto la festa. L'esito finale per molti di loro, come sempre in queste cose, purtroppo conta poco.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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