Sorpresa. Malgrado l’aut aut della Ue al nostro Premier, nel pacchetto di ‘Riforme’ che verrà presentato domani da Berlusconi ai vertici europei non ci sarà la Riforma delle pensioni. Pur di salvare l’esecutivo il Cavaliere ha sacrificato l’onorabilità della nostra Nazione.
E pensare che in tutti gli altri paesi colpiti dalle speculazioni, pur di andare incontro alle direttive europee, i governi nazionali hanno rischiato (Grecia) oppure sono andati incontro alla crisi di governo (Portogallo, Irlanda). In Spagna, per senso istituzionale, il Premier Zapatero ha deciso, dopo l’approvazione della manovra economica, di convocare le elezioni anticipate.
Qui da noi, per salvare il Governo, si sta decidendo di dire No all’Europa.
Possiamo comunque discutere sulla effettiva necessità di riformare ulteriormente il sistema previdenziale, su priorità maggiormente urgenti come l’abbattimento dei costi della politica, una tassa sui grandi patrimoni, una esecutività immediata della rate non ancora dovute dai condonati del 2002 etc…..
Qui di seguito pubblico una infografica del sito Linkiesta che parla proprio dei sistemi previdenziali europei. Come potrete leggere i principali paesi della Ue hanno un sistema pensionistico che prevede una età di uscita dal lavoro a 65 anni e che verrà progressivamente aumentata sino a 67-68 nei prossimi 10-15 anni. Per quanto riguarda la spesa pensionistica, rispetto al Pil, l’Italia non sembra essere messa male in quanto nei prossimo 50 anni, dopo una impennata momentanea, vedrà calare la % di spesa avvicinandosi alla Germania e superando la Francia. Da notare il boom della Grecia:
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake