- Pubblicato Giovedì, 18 Settembre 2014 20:18
- Scritto da Marco Di Lorenzo
Mentre due nuovi orbiter stanno per aggiungersi alla flotta di robot attivi attorno al Pianeta Rosso, i due rover americani sono in piena attività sulla superficie.
Opportunity, in particolare, aveva creato non poche preoccupazioni negli ultimi tempi a causa di improvvisi "reset" dovuti a difetti nella memoria flash, quella in cui vengono immagazzinate le immagini da trasmettere a terra ma anche il codice di comandi da eseguire. Ebbene, nelle ultime settimane la frequenza di questi eventi, che pongono il rover in uno stato "safe" interrompendo le attività di routine e costringendo i tecnici a terra ad intervenire, era cresciuta al punto da costringere gli ingegneri a pianificare ed eseguire una operazione di manutenzione per ripulire la memoria, idendtificare le allocazioni difettose (probabilmente compromesse dal passaggio di particelle ad alta energia) ed escluderle dall'utilizzo in futuro; una simile operazione era stata già condotta sul gemello Spirit 5 anni fa mentre per Opportunity non era mai avvenuta in oltre 10 anni di attività! Prima di effettuare la formattazione, naturalmente, i files e i comandi critici sono stati trasferiti su un'altra memoria non volatile (EEPROM) presente a bordo (per ulteriori dettagli si veda l'articolo scritto da Elisabetta). Il 4 Settembre, la memoria flash è stata "riformattata" con successo e la quantità di celle di memoria non più utilizzabili è risultata contenuta (meno dell' 1%).
Suggestiva immagine al tramonto con il braccio meccanico e l'ombra lunga di Opportunity che si staglia in direzione del cratere Endeavour, Sol 3778.
Image credit: NASA - JPL - Cornell university / processing by M. Di Lorenzo & K. Kremer
L'immagine qui sopra (opportunamente rettificata e colorata) è stata ripresa dalla "Hazcam" frontale 4 giorni dopo il reset, quando il rover avrebbe dovuto ricominciare a muoversi; tuttavia, a causa della scarsità di dettagli visibili nel paesaggio, il "drive" si è interrotto quasi subito perchè il software di bordo (visual odometry) non riusciva a "fare il punto" e stimare il movimento. Per questo si è deciso di ruotare il rover su se stesso (come testimoniato dalla traccia trasversale lasciata sul terreno) e ri-programmare il drive in un'altra direzione con maggiori punti di riferimento in vista. In seguito, il rover è riuscito a percorrere un centinaio di metri muovendosi parallelamente a una lunga collinetta chiamata "Wdowiak Ridge" e adesso si trova in prossimità del cratere "Ulysses", visibile in basso al centro della seguente vista satellitare (il percorso non è aggiornato):
Image credits : NASA - JPL - MRO
Dall'altra parte del pianeta rosso, Curiosity ha accelerato il passo attraversato la "Owens valley" ed è ormai prossimo alle "Pahrumps Hill", prossimo obiettivo delle sue indagini geologiche. Nell'immagine sottostante, anch'essa ripresa dalla "Hazcam" e opportunamente elaborata, questo sito è facilmente riconoscibile perchè molto più chiaro rispetto alle sabbie circostanti. Si noti il Monte Sharp sullo sfondo, destinazione finale (si spera) del Rover...
Image credit: NASA - JPL - CalTech / processing by M. Di Lorenzo & K. Kremer
Mosaico di immagini riprese il Sol751 con a left Mastcam - processing by M. Di Lorenzo & K. Kremer