Dall'inizio dell'inondazione ad oggi si contano già 256 morti e 2 dispersi.
Gli esperti hanno dichiarato che il peggio deve ancora venire.
Il primo ministro Yingluck Shinawatra ha allertato la popolazione ad alzare tutta la roba da terra e a portare le automobili in posizioni più elevate, dichiarando che la situazione potrà durare ancora sei settimane prima che l'acqua defluisca.
La gente ha iniziato a spostare le proprie macchine nei parcheggi elevati dei centri commerciali e sulle tante sopraelevate delle strade di Bangkok e a fare scorta di acqua e viveri.
Le autorità comunicano che sono stati aperti 1743 centri di evacuazione in grado di ospitare fino ad 800.000 mila persone, ma molti preferiscono non abbandonare le loro abitazioni e per ora gli sfollati sono circa 113.000.
C'è scontro sulle strategie migliori per evitare maggiori danni, ieri si è proposto di aprire alcuni canali in Città che però potrebbero causare un allagamento diffuso in città, ma in questo modo si permetterebbe il fluire dell'acqua bloccata a Nord di Ayutthaya, duramente colpita, di drenare più velocemente verso il Golfo della Thailandia
I controllori nella parte Occidentale del paese dicono che potrebbero aggiungersi nuovi flussi provenienti dalle loro zone nei prossimi 3/4 giorni.
Alcune autostrade nel distretto Nord di Bangkok sono state chiuse, l'acqua aveva raggiunto 1 metro di altezza, dirottando gli automobilisti su altre uscite creando code e disagi.
Nel suo messaggio settimanale alla Nazione il primo ministro donna in carica da soli due mesi, avverte:-
" la situazione potrebbe peggiorarsi, l'acqua continuerà ad affluire dalle provincie del Nord l'inondazione non si può evitare ma rallentare e gestirne al meglio
migliaia di militari e agenti di polizia sono impegnati a mantenere l'ordine e il governo supervisionerà la distribuzione di tutti i beni di consumo che dovranno essere disponibili a tutti"
Molte industrie al Nord di Bangkok sono state inondate e chiuse, causando la perdita per ora di 500.000 mila posti di lavoro.
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