Ultimi no! Penultimi è meglio!!

"L'agenzia Fitch ratings ha promosso il Brasile, la cui classificazione del rischio Paese – il cosiddetto risco Brasil – passa da BBB- a BBB" Così preannuncia, trionfalmente, oggi una nota rivista italo-brasiliana, definendo questa promozione come Boom Brasil.
A parte i soliti errori, su meno di 220 parole, errori che un giornalista non dovrebbe commettere, come é, puó, piú e stabilitá invece che è, può, più e stabilità. Ma anche mettere l'iniziale minuscola a nomi propri come Ratings, che è parte integrante del nome, denota scarsa propensione alla verifica. Era sufficiente verificare sul sito http://www.fitchratings.com/, o meglio ancora http://www.fitchratings.com.br/. Ma dimenticavo, appunto, la scarsa propensione della rivista nel verificare.
Ma errori a parte, l'occhio cade sul messaggio lanciato dall'articolo. Dove si legge che il Brasile è stato promosso da BBB- (meno) a BBB (senza meno). Trionfo conclamato con squilli di tromba e rullo di tamburi.
Ma poi ricordo che l'agenzia Fitch Ratings utilizza una scaletta simile a quella di Moody's, partendo da AAA+, AAA, AAA- e scendendo alle AA+ AA (dove troviamo Italia e il Portogallo, quel paese al quale il Brasile vorrebbe dare un aiuto economico) e AA-, quindi A+, A e A-, cosi via.
Pertanto una posizione BBB- corrisponde alla dodicesima posizione, su una scala mondiale, dove tutti i suoi concorrenti e partner si posizionano stabilmente sulle doppie A, con segno meno o segno più, o meglio. Lo stesso Portogallo, al quale con strilli da venditore di pentole, il Brasile, dice di voler dare un aiuto economico, è più stabile economicamente del suo fanfarone salvatore.
Ovviamente, il lettore più attento, quello che si documenta, non deve pensare che questa promozione, del'ultimo della classe a penultimo, sia dovuta alla propensione patriottica dei funzionari della, Atlantic Rating, la maggiore compagnia brasiliana di rating assorbita alcuni anni addietro dalla Fitch Ratings (con la iniziale maiuscola), e che tuttora lavorano a Rio de Janeiro e São Paulo. Ma come direbbe divino Giulio, ormai quasi centenario, "A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina".
Per chiudere in bellezza, vediamo di comprendere cosa è questo rating, che sembra tanto importante per il Brasile, tanto che la rivista ha definito boom questa risicata promozione.
Non è altro che la capacità dell'emittente di un'obbligazione di pagare i propri debiti (cioè di effettuare i pagamenti di interessi e capitale nella loro interezza, e in modo puntuale), che è una delle principali preoccupazioni per gli investitori. Le agenzie di rating creditizio effettuano ricerche ed analisi relative ai paesi emittenti e gli assegnano un rating in base alla solvibilità.
Quindi, il Brasile è passato da pessimo pagatore a cattivo pagatore. Grande consolazione, grande booooom!!