Ultimo addio a mio padre

Da Brunaverdone

UNA FOTO DI DIECI ANNI FA...KATIA ED IL NONNO GUIDO

L' anno che si è chiuso è stato sigillato con un altro dolore. Mio padre è morto. L'uomo che rappresentava le radici della nostra famiglia ha raggiunto i nostri cari in quell'altra parte del mondo in cui ci è precluso l'accesso, almeno sinché siamo vivi. Non possiamo fare altro che immaginare il suo arrivo in quelle sfere celesti. Questo, almeno, è quanto mi piace pensare. L'avranno accolto tutti con grande amore. In primo luogo mia madre, che, dopo tanti anni di lontananza, avrà di certo di che parlare. Poi  con allegria, sua nipote Katia  che lo avrà abbracciato forte forte, e di sicuro, lei lo avrà invitato a rispondere a molte domande sul nostro conto, e lui, borbottando come era solito fare, avrà risposto a suo modo...Anche  Renzo, con il solito rispetto,  che nutriva per lui in vita, unito a tenerezza, lo avrà accolto mettendolo subito a suo agio. Magari gli avrà presentato nuovi amici e lo avrà invitato a fare una partita a carte come facevano spesso d'estate a Vallerotonda...

L'ultimo addio a mio padre è stato molto commovente. La "sua banda"lo ha aspettato all'ultima curva prima di entrare in paese, sotto il famoso e vecchio albero di Tiglio che è ormai per tutti, gli abitanti e, ne sono certa, anche per i villeggianti,è un simbolo molto importante, perché rappresenta molteplici cose tutte insieme:infanzia,libertà,natura,tradizioni...

Il quel magico angolo di strada si mettono sempre in attesa tutte le persone che vogliono dare l'addio a chi ci lascia per sempre. Infatti proprio in quell'angolo, si è fermata l'automobile funebre, che da Roma ha trasportato mio padre, nell'ultimo viaggio, al suo paese d'origine. Un attimo dopo l'auto è ripartita, a passo d'uomo, con i musicanti che aprivano, al suono di una marcia funebre,  il corteo. Poi, silenziosamente, tutti i parenti e gli amici in coda si sono avviati per andare in Chiesa.
 Un'altra sosta, d'obbligo, davanti alla sua abitazione. Un momento, anche questo, particolarmente denso di emozione .Pensare che, mio padre, non salirà più per quella scalinata è stata un'altra fitta al cuore...un istante veramente lacerante.

Un vento gelido alla fine della funzione ci ha accompagnato sino al cimitero. Freddo nel cuore freddo nell'aria. Nonostante la glaciale giornata, i musicanti hanno comunque voluto continuare ad accompagnare il feretro con le loro marce funebri sino all'interno del cimitero; belli e fieri nelle loro divise, affrontando il lungo percorso a piedi, con tutti noi parenti.
Grazie di vero cuore alla Banda Musicale di Vallerotonda "Pietro Mascagni". Grazie a parenti ed amici che sono voluti essere presenti. Grazie per gli omaggi floreali. Grazie agli amici di fb, che ci hanno voluto dare un segno e sostegno con i loro messaggi, ed unirsi così al nostro dolore.
 Grazie a tutti di vero cuore.  


 In terza fila,al centro, con il sax mio padre...


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