La signora Cinzia Cracchi è persona che esiste grazie al suo movimentato fidanzamento con l’ex sindaco di Bologna Delbono e grazie a questi “femme fatale” di alcune vacanze a spese delle casse pubbliche. Ha deciso per le elezioni delle prossime settimane di candidarsi in una lista civica a nome delle “donne maltrattate”. Ovvio la domanda che si pone: maltrattata da chi e per cosa? Tutto sommato dalla sua vicenda la signora ha tratto solo vantaggi: notorietà e potere (ricattatorio) e non si capisce cosa ha da recriminare. Ma se si scava a fondo si comprende come la signora incarna la tendenza tutta italiana e tutta femminile di essere diventata “famosa” non per merito o talento o impegno civico, in questo caso, e di conseguenza sfruttare questa notorietà opaca e discutibile, per accrescere il proprio profitto personale.