Dai tanti ricordi di Vittorio Arrigoni, prendo alcune frasi tratte dal pezzo che si trova integralmente su infoaut.org:
Umano: "...Confessava senza falsi pudori la paura del corpo che trema sotto i bombardamenti e l'essere afflitto cronicamente da disturbi da stress post-traumatico, la condizione normale dei/le palestinesi della Striscia...."
"Incompatibile con un mondo che permette tragedie come quelle vissute dal popolo palestinese. La sua non era una scelta morale che pretendeva d'insegnare o evangelizzare chi praticava altre forme di lotta e opposizione al crimine israeliano. Mai una volta che gli fosse scappata di bocca una condanna o un'insopportabile equidistanza".
Umano e incompatibile, per Vittorio Arrigoni, erano due condizioni inscindibili: essere coerentemente l'una comportava necessariamente l'assunzione dell'altra. Mi ricorda tanto le persone fatte così.