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UMBERTO CURI, La porta stretta. Come diventare maggiorenni, Bollati Boringhieri, 2015

Creato il 18 gennaio 2016 da Paolo Ferrario @PFerrario

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il contenuto

«La porta stretta». Di lì dovrà passare, secondo il Vangelo di Luca, chi voglia accedere al regno dei cieli. Un varco intransitabile, se non si è disposti a impegnare ogni forza in una lotta pericolosa e dall’esito mai scontato: «molti cercheranno di entrare, ma non vi riusciranno». L’immagine evangelica è perfetta anche per raffigurare un passaggio universale della condizione umana, la fuoriuscita dalla minorità. Dolore, coraggio, decisione, necessità e conflitto contrassegnano nel pensiero occidentale l’impresa di diventare maggiorenni. Tuttavia, una volta intrapreso, il processo di emancipazione non si esaurirà nella compiutezza di uno stato finalmente raggiunto. Adulti si ridiventa sempre di nuovo. Di questo carattere processuale, agonistico e decisorio Umberto Curi rintraccia le massime espressioni filosofiche, religiose e letterarie – da Platone a Dostoevskij, dalla Bibbia a Shakespeare – e le lascia libere di testimoniare ciò che rimaneva inascoltato nelle loro esegesi abituali. Così il congedo dalla sudditanza, oltre che nell’appello di Kant all’indocilità ragionata poi irrisa da Hegel, si vedrà declinato in posture «filiali» antitetiche, combattenti o inermi: nel parricidio consumato dell’Edipo re sofocleo, in quello metaforico del Sofista platonico o in quello depotenziato di Amleto, ma anche, sorprendentemente, nell’obbedienza di Abramo, che sta eretto di fronte al Signore, o del Cristo, che si lascia abitare dalla volontà del Padre. E non meno significativi della logica binaria di ribellione e obbedienza, su cui si regola il transito canonico alla maggiore età, si riveleranno i suoi tracolli e le sue ostruzioni. Tra la via edipica e la devozione biblica, rintocca la quieta intransigenza del Bartleby di Melville, che si sottrae a ogni imperativo con la mossa del cavallo: «Preferirei di no».

l’autore

Umberto Curi è professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova. Tra i suoi libri più recenti: Miti d’amore. Filosofia dell’eros (2009), L’immagine-pensiero. Tra Fellini, Wilder e Wenders: un viaggio filosofico (2009), Straniero (2010, premio Frascati per la filosofia), Passione (2013), Prolegomeni per una popsophia (2013) ed Endiadi. Figure della duplicità (2015). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato: «Pólemos». Filosofia come guerra (2000), La forza dello sguardo (2004), Meglio non essere nati. La condizione umana fra Eschilo e Nietzsche (2008, premio Capalbio per la filosofia), Via di qua. Imparare a morire (2011) e L’apparire del bello. Nascita di un’idea (2013).

Sorgente: Bollati Boringhieri Editore – Scheda Libro

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