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Umbria Mobilità e il fallimento della politica

Creato il 15 ottobre 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Riceviamo e pubblichiamo

La situazione di Umbria Mobilità ha assunto ormai un punto di non ritorno: i debiti non vengono pagati, gli stipendi dei lavoratori sono slittati e in cassa non c’è un euro di liquidità… Gli effetti di questa vicenda continuano a ricadere sui cittadini perugini, costretti a pagare biglietti e abbonamenti tra i più cari d’Italia, a subire i tagli alle corse e i ritardi cronici delle linee e a viaggiare su mezzi spesso vecchi e logori che non di rado si guastano durante le corse , creando disagi di cui nessuno si prende la responsabilità, senza che i passeggeri ottengano delle scuse o spiegazioni. Le principali colpe di questo stato fallimentare dell’azienda sono innanzitutto delle amministrazioni di sinistra del Comune e della Regione, che per anni hanno lottizzato Umbria Mobilità e assunto dirigenti con contratti faraonici mai tagliati o ridimensionati nonostante la crisi e il deficit di bilancio. Sempre questa classe politica è la principale sostenitrice del Minimetrò, un’opera inutile, dannosa e in continua perdita per la quale i cittadini pagano circa 10 milioni di euro all’anno, soldi che potrebbero essere destinati per altre esigenze e per potenziare e migliorare il servizio degli autobus, messo invece in ginocchio proprio a causa delle politiche per il Minimetrò.

Chi si assumerà la responsabilità di questo fallimento? Chi risponderà delle proprie incapacità? I cittadini perugini quando potranno ottenere spiegazioni e usufruire di un servizio decente?

Virginio Curti - Presidente del Movimento per Perugia

 



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