L’organizzazione del credito in Umbria continua ad impoverirsi con semplificazioni societarie che rendono gli istituti di credito sempre più distanti dalla società civile ed imprenditoriale della regione. Se a questo si aggiunge il concreto rischio di una ulteriore stretta sul numero dei dipendenti delle casse umbre, c’è poco da stare allegri risultando per altro incomprensibili dichiarazioni trionfalistiche di amministratori regionali e locali che o non hanno capito o fanno finta di non aver capito. Quello che è certo è che con un credito sempre meno umbro la ripresa nella nostra regione sarà più difficile.
nota di Maurizio Ronconi