Quanto sia temuta l’umidità dagli strumenti musicali, lo sanno bene i professori d’orchestra che si esibiscono all’aperto.
Gli strumenti più sensibili a questo fenomeno atmosferico sono sicuramente quelli ad arco e corda: violini, viole, violoncelli e arpe.
In questi giorni con il Teatro Lirico di Cagliari, stiamo portando in tournée l’opera lirica Elisir d’amore di gaetano Donizetti, in forma di concerto.
L’ intervento importante dell’arpa, è lontano dall’inizio dell’opera. Si tratta infatti della famosissima aria del tenore “Una furtiva lagrima“. Prima dell’inizio di questa romanza, l’arpa rimane inutilizzata per almeno un’oretta e, a causa dell’umidità si scorda in continuazione.
La cura che ha la sua “padrona”, l’arpista Maria Vittoria De Camillo, è come quella che si ha una madre per la propria bambina: l’accorda e l’asciuga continuamente affinchè, quando giunge il suo momento musicale, l’arpa sia pronta per l’esecuzione con l’intonazione giusta.