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Un agosto di svolta?

Creato il 05 agosto 2011 da Gianlucaaiello
Agosto è il mese delle vacanze per la maggior parte degli italiani.
Ma c'è poco stare allegri in queste vacanze.
La Borsa italiana di questi giorni rispecchia la crisi economica del Paese e se ovunque nel Mondo l'intervento del Premier sarebbe bastato a frenare il pessimismo, da noi ha avuto l'effetto opposto. Non potrebbe essere diversamente.
L'intervento di Berlusconi è stato il meno responsabile che abbia mai sentito. Continua a nascondere la realtà come se questo bastasse a nascondere i problemi. Continua a gestire l'Italia come ha gestito le sue aziende. Se per molti il successo di Berlusconi con le sue aziende era un motivo scelta nell'appoggiarlo, oggi vengono a galle le modalità con la quale quel successo è arrivato. Inoltre, il successo delle aziende di famiglia aveva uno scopo principale, l'arricchimento personale del proprietario. Questo scopo non è cambiato trasferendosi nell'amministrazione pubblica.
Ogni scelta ha come obiettivo l'interesse personale dle Premier e non del Paese. Basti pensare che da meno di un mese è stata approvata la legge che rende infinita la lista dei testimani durante i processi e che di fatto allungherà all'infinito i processi e i tempi della giustizia. Sommiamo quest'ultima legge a quella sulla riduzione dei tempi di prescrizione e il gioco è fatto: tutti innocenti!
Sommiamo ancora la depenalizzazione del falso in bilancio, l'innalzamento del tracciamento dei pagamenti, lo scudo fiscale e i continui condoni e pensiamo a quali effetti disastrosi hanno sul mercato economico e finanziario di un Paese.
Naturlmente, se continuiamo a farci del male è solo perchè buona parte degli italiani egoisticamente pensano di stare bene in questa situazione. In realtà operano in un mercato che è vicino ad affondare e nella barca ci sono pure loro.
Un'altra buona fetta di italiani si mostra tra il disinteressato, e/o peggio, rassegnato. Però, confido che sull'orlo del precipizio ci sia quello scatto che permetta al Paese di cambiare rotta, per sempre.

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