Il moralismo di consuetudine è pari al barrito di un elefante, buono solo a infrangere i vetri della cristalliera di famiglia così come il populismo mattutino, pomeridiano e serotino ci prova, a prezzi di realizzo, a blandire e titillare, nella calura soffocante dell’estate, la massa amorfa e incolta, che da parecchio ha smesso di pensare.(m.m.)