Il matematico incontinente non ha certo avuto il coraggio di chiamare “creduloni e tonti” due premi Nobel per la medicina come Alexis Carrel e Luc Montagnier, i quali hanno avuto entrambi a che fare con i miracoli di Lourdes. Il primo, si sa, è partito per la cittadina francese da ateo militante intendendo mettere fine a “tutta quella superstizione” e -dopo aver assistito ad un miracolo di guarigione istantanea di una malata terminale sotto i suoi occhi- , è tornato a casa convertito e cattolico. Ha lasciato scritto tutto in un libro diventato un best seller e intitolato semplicemente “Viaggio a Lourdes”. Montagnier invece, premio Nobel 2008, in una recente intervista ha dichiarato: «Quando un fenomeno è inspiegabile, se esso esiste veramente, non serve nulla negarlo. Molti scienziati fanno l’errore di rifiutare ciò che non comprendono. Non mi piace questo atteggiamento. Riguardo ai miracoli di Lourdes che ho studiato, credo effettivamente che si tratti di qualcosa non spiegabile. Io non mi spiego questi miracoli, ma riconosco che vi sono guarigioni non comprese allo stato attuale della scienza».
A smentire Odifreddi ci ha comunque pensato pochi giorni dopo, forse indirettamente, il vaticanista de “Il Corriere della Sera” Luigi Accattoli, il quale parlando di Lourdes ha detto giustamente: «Già Bernardette affermava che l’acqua della fonte non aveva alcuna efficacia senza la preghiera e quella sua cautela è fatta propria dai responsabili del santuario, che nella zona delle «cannelle» hanno posto avvisi che affermano: “Quest’acqua non ha né potere magico né componenti minerali speciali. Ma ricorda le acque primordiali, l’acqua battesimale, le lacrime del pentimento, l’acqua che sgorga dal costato trafitto del Cristo, simbolo dello Spirito Santo”».
Ricordiamo che già ad inizio gennaio Odifreddi aveva mistificato i fatti su Loudes sostenendo che la veggente Bernardette fosse stata «imbeccata dal parroco». Sempre da “Il Corriere della Sera”, tuttavia, lo scrittore Vittorio Messori lo ha sonoramente smentito facendo notare che è da anni appurato che Bernadette conobbe il parroco Peyramale solo il 2 marzo, dopo la tredicesima apparizione, ed egli fu fortemente contrario alle apparizioni minacciando addirittura alle zie della pastorella di negare loro la comunione. Il nostro pensionato sedicente matematico non smette di regalare occasioni per verificare che il livello dell’ateismo militante odierno non è poi così distante dalle bufale divulgate da Voltaire. Odifreddi è costretto a falsificare la realtà pur di trattenere i poveri “creduloni e tonti” seguaci raccolti in anni di inutile furia anticlericale.