I parametri utilizzati da Bloomberg per stilare questa classifica sono demografici, territoriali e sociali. Si parte innanzitutto dal numero di abitanti - almeno 5 milioni - il Pil pro capite - sopra i 5 mila dollari - e aspettativa di vita sopra i 70 anni. A questi si aggiungono: il costo del sistema sanitario in percentuale sul Pil, il costo del sistema sanitario pro-capite, la variazione dell’aspettativa di vita rispetto al 2013, la variazione del costo della Sanità pro capite, l'inflazione e la variazione del Pil pro-capite.
Partendo da questi dati, si scopre che l’Italia ha un’aspettativa di vita di 82,9 anni, spende il 9 per cento del Pil in sanità, pari a 3.032 dollari pro-capite. Rispetto al 2013 l’aspettativa di vita è migliorata di 0,3 anni, mentre la spesa per la sanità pro-capite è diminuita di 306,64 dollari, cioè meno 9,2 per cento in percentuale sul Pil, che a sua volta è diminuito dell’8,6 per cento pro-capite, con un’inflazione del 3 per cento. Fattori che fanno assegnare al nostro paese un punteggio di 76,3, poco meno di Hong Kong e Singapore e più del doppio degli Stati Uniti, con 34,3.