Oggi mi è capitato tra le mani uno dei quadernini che scrivevo tanti anni fa.. L’ho aperto immediatamente. Chi avrebbe resistito? Ne ho letto alcuni pezzi saltando qui e là tra le pagine.
Ebbene, pur riconoscendo la mia scrittura, segni rigorosamente fatti con una penna nera ultrasottile, mi sembrava di leggere parole scritte da un’altra persona.
Il quaderno si riferisce ad un periodo difficile per me. La sofferenza di quei giorni affiora in ogni angolo. Anche se allora cercavo di nasconderla.. anche a me stessa.
Ho ricordato quei momenti, ho rivisto quell’altra me.
E l’ho guardata con tenerezza e con compassione. Compassione intesa nel vero senso della parola: significa soffrire insieme.
Ebbene oggi io ho sofferto con lei, con la me di tanti anni fa.
E mi sarebbe piaciuto rassicurarla, dirle: ‘Andrà tutto bene’.
Dirle che, al contrario di quello che lei sta pensando, esiste l’Amore vero, quello che ha smesso di cercare soltanto chi lo ha trovato già.
Quello di cui lei nega caparbiamente l’esistenza, sostenendo che, sulla base delle esperienze vissute, è assolutamente impossibile incontrarlo.
E, nello stesso tempo, l’ho guardata con tanto affetto, e con gratitudine.
E’ grazie alle sue scelte, giuste e sbagliate, che sono diventata quella di oggi.
E’ soprattutto grazie al cammino che lei ha deciso di fare che io oggi sono arrivata fin qui.
E comincio a pensare che forse, in fondo, lei lo aveva sempre saputo anche se non lo avrebbe ammesso mai: è il vero amore quello che tutti cercano, quello che anche lei sta cercando.
Anche se continua a negarlo. Soprattutto a se stessa.
E’ solo che lo cerca nel modo e nel posto sbagliato.
Per quello non lo trova e dice che non le interessa e che comunque sia si può vivere benissimo senza..
Ma sta tranquilla cara G., arriverà, e sarà molto meglio di quanto avresti mai immaginato!
G.