Nel secondo semestre del 2010 le imprese italiane hanno pagato prezzi dell’energia elettrica, al lordo delle imposte, superiori alla media europea per tutte le classi di consumo. È quanto si legge nella Relazione annuale dell’Autorità per l’energia e il gas, secondo cui una delle classi di consumo più rappresentative paga il 26% in più. Per quanto riguarda le famiglie, quelle con bassi consumi pagano il 12% in meno rispetto ai livelli medi europei, mentre per i consumi più elevati l’Italia presenza prezzi lordi maggiori del 12,3%, «sebbene il divario si sia attenuato rispetto al passato».
Per il gas, per il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, le famiglie italiane nel 2010 hanno pagato un prezzo in linea con la media europea al netto delle imposte e maggiore al lordo «Senza infrastrutture l’Italia sarà condannata a diventare una "provincia" del gas e non un Paese-snodo che assume un ruolo cruciale nel nuovo contesto sovranazionale». Infine per Guido Bortoni «Senza infrastrutture l’Italia sarà condannata a diventare una "provincia" del gas e non un Paese-snodo che assume un ruolo cruciale nel nuovo contesto sovranazionale».