E’ da quando stavo in ufficio oggi pomeriggio che sono stato preso da una strana voglia: “Appena arrivo a casa – mi ripetevo – pulisco il bagno”.
E così ho fatto.
Dopodiché ho fatto la doccia (cioè ho risporcato il bagno) e poi mi sono pappato due tranci di salmone (per recuperare le energie spese).
Però il secondo buon proposito per il 2013 non é questo. Questo è un semplice attacco di casalinghite da venerdì pomeriggio.
Il buon proposito è un altro: prendere tempo.
Cioè, quando si viene presi alla sprovvista da una qualsiasi richiesta e ci si trova impreparati a farvi fronte, occorre avere la prontezza d’animo di interrompere l’attacco, utilizzando i diversi strumenti a disposizione.
Da quelli più semplici (rispondendo, per esempio, “non ho capito, vuoi ripetere?“) a quelli più complessi (“devo rifletterci su, sei sicuro che le cose stiano proprio così? ne parliamo in un altro momento, ecc.“).
Vi sono persone per le quali è loro abitudine attaccare subdolamente gli altri, nel momento in cui pensano siano impreparate, e spesso ci riescono anche. Allora la prima cosa da fare è quella di riprendere in mano la situazione, non farsi imbrigliare nei loro ragionamenti e nelle loro pretese di ottenere subito una risposta. Quando ci si riesce, queste persone in genere si squilibrano, perché non sono pronte a questa eventualità: pensavano di raggiungere subito il loro obiettivo e quindi costringerle a fermarsi, a tornarci su, a spiegare, a discutere, le destabilizza.
Questo devo ricordarmi di fare. Sempre.
