Giusto ieri avevo avvisato due conoscenti che nel pomeriggio di sabato sono soliti giocare a calcio dicendo loro: “non correte troppo, potrebbe essere pericoloso”. Di fronte alla loro perplessità (“perché può essere pericoloso?”) ho risposto che l’alto livello di bario presente nell’aria che respiriamo (e che finisce anche nell’acqua che beviamo) mette a rischio le vite di chi fa grossi sforzi fisici per tempi prolungati: il bario crea difficoltà ai muscoli ed il cuore è il muscolo più importante per la vita degli esseri umani. A conferma di quanto appena asserito troviamo sul sito http://www.lenntech.it/ Piccole quantita’ di bario solubile in acqua possono indurre in una persona difficoltà di respirazione, aumento della pressione sanguigna, variazione del ritmo cardiaco, irritazione dello stomaco, debolezza muscolare, cambiamenti nei riflessi nervosi, gonfiamento di cervello e fegato, danni a cuore e reni.
analisi del sangue che mostra elevatissimi livelli di bario
E adesso, neanche a farlo apposta, scopro di un ennesimo attacco cardiaco ad un giocatore di calcio. La notizia è di oggi, 18 marzo 2012. Il sito sport.virgilio.it titola: Infarto in campo, dramma per Muamba: “Le condizioni sono critiche” e scrive:
“Restano critiche le condizioni del centrocampista del Bolton Fabrice Muamba, dopo l’ arresto cardiaco e il collasso durante la partita di Fa Cup contro il Tottenham. Lo riferisce lo stesso club inglese in un comunicato“.Ovviamente anche i giornali nazionali si occupano del caso, ad esempio sul sito di Repubblica è presente un articolo dal titolo: Muamba resta grave ”Prossime ore decisive”Da tale articolo riportiamo alcune righe:“Muamba si è accasciato a terra all’improvviso al 41′ del primo tempo di Tottenham-Bolton, senza avere ricevuto colpi, senza nessun avversario nelle vicinanze. Tentativi di rianimarlo con la respirazione bocca a bocca e con un defibrillatore non hanno avuto successo (…) Il giocatore “è tra la vita e la morte”, ha detto ai giornalisti il suo allenatore uscendo dall’ospedale dove lo aveva accompagnato.”Se ho detto ennesimo caso è per due motivi, il primo è che nel gennaio del 2012 è comparsa, sia sull’agenzia di stampa agi che sul sito pagine mediche, la notizia che negli ultimi 10 anni il rischio di arresto cardiaco per chi pratica la maratona (sport che richiede per l’appunto un intenso e prolungato sforzo) è significamente aumentato.(AGI) – Londra, 13 gen. – Il rischio di arresto cardiaco durante una maratona o una mezza maratona e’ solitamente basso, ma negli ultimi dieci anni e’ significativamente aumentato. Lo afferma uno studio americano appena pubblicato sul New England Journal of Medicine. Secondo i ricercatori gli uomini corrono un rischio maggiore rispetto alle donne, e rappresentano un pericolo maggiore per le arterie e il cuore le maratone rispetto alle mezze maratone. “I risultati suggeriscono che i corridori e i loro medici devono rendersi conto che le malattie cardiache possono prendere piede anche su corridori che sembrerebbero essere il ritratto della salute”, ha spiegato Aaron Baggish, coautore dello studio e medico del Massachusetts General Hospital.
Il secondo motivo è che una rapida ricerca su internet mi aveva già portato a conoscenza di questi tre casi recenti:
Mi gira la testa, mi sento male” Giocatore colto da infarto (4/4/2011)Perde la vita a soli vent’anni durante la gara di palla-tamburello (10/4/2011, appena una settimana dopo, ma non è del tutto chiaro dall’articolo se la morte è stata causata da un attacco cardiaco) Diciannovenne di Verzuolo partecipa a una corsa podistica non competitiva a Lagnasco, si sente male dopo la pizza, arriva il “118″ ma è tutto vano (10/4/2011, lo stesso giorno del caso precedente) L’avvertimento a quelle due persone l’avevo dato perché il cielo nei giorni precedenti è stato davvero uno scempio, con uno smisurato passaggio di aerei (con scia bianca al seguito) per tutta la notte che hanno concorso alla creazione di pseudo-nebbie in gran parte artificiali.Chi non controlla il cielo per almeno due o tre settimane di seguito ogni 10 minuti ovviamente non potrà mai capire di cosa stiamo parlando, e se qualcuno ha voglia di considerare folle chi scrive queste righe farebbe meglio a vedere questo servizio di una televisione statunitense che riferisce del bario ritrovato nell’acqua piovana dopo il passaggio di tali aerei che rilasciano scie persistenti nel cielo.
Per altro, e le coincidenze iniziano ad essere davvero troppe, oggi ho dato un’occhiata agli articoli che sono stati pubblicati in quelle giornate.
Proprio il 3 aprile, il giorno precedente alla morte di uno di quei tre ragazzi poc’anzi segnalati, il principale sito italiano dedicato allo studio delle scie degli aerei titolava: nebbie di avvezione? no, foschie chimiche!.In tale articolo leggiamo: In realtà, sui centri urbani, sulle zone rurali e montane ristagnano, quasi ogni giorno e per tutta la giornata, maleodoranti nebbie che sono la conseguenza diretta e palese delle operazioni chimico-biologiche: la visibilità è ridotta, il cielo è di un celeste pallido, l’aria è irrespirabile e pregna di veleni, la luce solare è appannata.