Però cosa stiamo a parlare di merito e meritocraziase poi basta essere belle, giovani e avere le gambe lungheper salvarsi la buccia in caso di bisogno e ottenere anchequalche regalino extra? E' tutta una contraddizione,non regge più il giochino. Mi dispiace ma io sono schifato.
"basta essere belle, giovani e avere le gambe lunghe"… Caro mio,ti capisco, ma dove vivi? Guardati intorno. Nessuna "regola"potrà mai i piccoli-grandi vantaggi di un aspetto attraente.Vale per uomini e donne, in tutte le circostanze,da una fila alla posta ad un esame universitario. E' la vita...
L’ultima volta che ho parlato con Federico Punzi è stato cinque minuti fa, al telefono. L’ho chiamato per chiedergli spiegazioni su quanto aveva scritto in risposta ad un lettore nella pagina dei commenti ad un suo post (Procure scatenate e gioco di squadra – Jimmomo, 2.11.2010): mancava un verbo e, anche se il senso della frase era chiaro, volevo essere sicuro. La frase: “Nessuna «regola» potrà mai [qui c’era il buco] i piccoli-grandi vantaggi di un aspetto attraente”.Gli ho chiesto se fossi in errore a immaginare che lì fosse saltato qualcosa del tipo “neutralizzare sul piano della competizione” o, chessò, “impedire che il merito lasci il passo a”, insomma, se si trattasse proprio di una presa di coscienza tra il cinico e il rassegnato, insomma, la presa di coscienza di chi ha capito come gira il mondo e ha deciso di farlo girare come gira. Me l’ha confermato: “Non che sia giusto, ma purtroppo è così”. Ma forse è meglio spiegare com’è.
È che per anni e anni – l’ho conosciuto nel 2002, forse nel 2003 – l’argomento preferito di Federico è stato il merito: l’importanza delle regole era sovrana in gran parte delle sue riflessioni pubbliche e, almeno per quanto mi riguarda, in ogni sua conversazione privata (e non ricordo le abbia mai messe tra virgolette). Meritocrazia e regole contro ogni abuso e privilegio per una società un poco più decente, eccetera: robe così, da patetici liberali dei bei tempi andati, Federico era così.
È che il patetico liberale dei bei tempi andati è andato: “Non è giusto, ma è la vita”.Avevo capito bene e infatti anche la sua risposta al lettore chiudeva a quel modo: “È la vita…”, così va il mondo, “guardati intorno”, non ci si può far niente. Sì, però, “purtroppo”. E la società un poco più decente?Quando ho aperto dicendo: “L’ultima volta che ho parlato con Federico Punzi…”, intendevo dire che è proprio l’ultima. E mi dispiace perché mi rimane una curiosità: saranno spuntate tette e gambe lunghe anche a lui?