Giacché se ne è parlato molto, qui, in questi due anni, di manipolazione e di indipendenza della mente, e siccome ritengo che quella dell'allenamento all'autonomia di pensiero sia una delle attività più impegnative e cruciali che siamo chiamati a svolgere nell'era della (iper)comunicazione, ho pensato di raccogliere in un e-book i post più significativi sull'argomento apparsi su questa pagina, per non perderli, tenerli in evidenza e renderli disponibili in maniera organica e strutturata.Non si tratta di un trattato di sociologia moderna, psicologia evoluzionista o antropologia culturale, bensì - come al solito - di uno stimolo semplice e (spero) comprensibile per guardare il mondo che ci circonda e interagisce con noi con occhi attenti e distaccati, e non sottovalutare il pericolo dei tranelli che esso ci tende ogni volta che, per esempio, accendiamo la televisione o sfogliamo le pagine di un giornale. Tenere le antenne ben all'erta, insomma.
Perché, per dirla con le parole di David Foster Wallace,
«Imparare a pensare» di fatto significa imparare a esercitare un certo controllo su come e su cosa pensare. Significa avere quel minimo di consapevolezza che permette di scegliere a cosa prestare attenzione e di scegliere come attribuire un significato all’esperienza. Perché se non sapete o non volete esercitare questo tipo di scelta nella vita da adulti, siete fregati.L'e-book, messo a disposizione in formato pdf, è scaricabile gratuitamente cliccando qui.






