TRAMADue donne, da sempre migliori amiche, iniziano una relazione ognuna con il figlio dell'altra..
RECENSIONE
Per la sua prima opera internazionale la regista francese Anne Fontaine si affida a un romanzo breve del Premio Nobel Dora Lessing, di cui non riporto il titolo per non svelare la fine della storia. Scegliendo le esotiche spiagge dell'Australia e due star hollywoodiane come Naomi Watts e Robin Wright la regista compie una scelta riuscita, ma risulta poco convincente nella descrizione dei personaggi, soprattutto quelli maschili.
I
fatti, che tra l’altro coprono diversi anni senza che nessuno dei protagonisti
cambi nemmeno pettinatura, sono presentati in modo piuttosto inverosimile, a
partire dal primo cruciale approccio tra una delle donne e il figlio
dell’amica. Per non parlare poi del fatto che questi due ragazzi passino le
serate a casa a sbronzarsi con le proprie madri.
Senza
troppe spiegazioni, e in modo programmatico, gli eventi si accumulano e i
personaggi accettano più o meno di buon grado ciò che accade, senza mai
ribellarsi o alzare la voce.
E
se numerosi passaggi suscitano qualche perplessità è comunque apprezzabile il
tono delicato del film, che a differenza di quanto si possa lecitamente
attendere, evita scene madri e momenti pruriginosi, mostrando la storia con
garbo e delicatezza. La delicatezza è tanta insomma da rischiare di rimanere in
superficie, ma dopotutto questo pare essere l’intento della regista, che si concentra su
volti e paesaggi incontaminati condendo il film di dialoghi vacui.
Brave
e coraggiose Naomi Watts e Robin Wright, probabilmente le uniche attrici
hollywoodiane ultraquarantenni a non aver ancora incontrato le deturpanti lame
del bisturi. Al loro fianco Xavier Samuel e James Frecheville, semplici soprammobili, definiti
“belli come dei” da una delle due protagoniste e in quanto tali statuari, nel
fisico e nella recitazione. Il film è uscito con diversi titoli nel resto del mondo, tutti francamente incomprensibile: Adore, Perfect Mothers,..tutt'altro effetto avrebbe fato "MILF", titolo perfetto e per nulla fuorviante in quanto riassumerebbe adeguatamente la trama.
VOTO: 6





