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Un altro noto servizio?

Creato il 30 ottobre 2011 da Funicelli
L'articolo di Marco Lillo sul Fatto Quotidiano ("Premiata loggia anti Woodcock")
L’accusa all’accusa è gravissima: a Potenza c’era un’associazione segreta che bloccava le indagini contro i potenti condotte da Henry John Woodcock e da altri magistrati. I promotori dell’associazione segreta ricoprivano incarichi di vertice nella procura generale e oltre a sollecitare l’azione disciplinare nei confronti dei colleghi scomodi cercavano di annientarli con dossier diffamatori realizzati e inseriti nel circuito giudiziario e mediatico grazie alla collaborazione di alcuni carabinieri e di un ex appartenente ai servizi segreti. L’hanno chiamata “Toghe lucane bis” perché in larga parte riguarda gli stessi indagati e gli stessi episodi al centro dell’inchiesta del 2006 di Luigi de Magistris ma in realtà le indagini (e le intercettazioni) sono proseguite fino alle ultime settimane e riguardano anche fatti molto recenti.    È stato un altro pm di Catanzaro, il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, a rivitalizzare quella vecchia inchiesta impolverata insieme alla collega Simona Rossi. L’indagine è ormai conclusa e la Procura di Catanzaro ha notificato nelle scorse settimane quattro avvisi a comparire per l’ex procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano (ora in pensione), i sostituti procuratori generali Gaetano Bonomi e Modestino Roca e l'ex sostituto procuratore della Repubblica Claudia De Luca (ora in servizio in un'altra sede giudiziaria). Oltre ai quattro magistrati interrogati, nell'inchiesta sono coinvolti anche l’ex agente del Sisde (il vecchio nome del servizio segreto civile), Nicola Cervone, tre ufficiali di polizia giudiziaria, un imprenditore e un autista della Procura generale di Potenza. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, violazione della legge sulle società segrete, corruzione in atti giudiziari e abuso d'ufficio
Diffamazione tramite dossier, pressioni di magistrati per bloccare le indagini sui potenti. Giornalisti, ufficiali dei servizi, magistrati che lavorano nell'ufficio accanto, procuratori generali .. I dubbi di Giannuli sulla fine del Noto Servizio si confermano.

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