Altra morte sospetta. La notizia non è stata ancora divulgata e ci arriva da fonti interne sicure. La scorsa settimana, appena atterrato all'aeroporto di Doha (Qatar), è morto per arresto cardiaco un co-pilota della compagnia Qatarairlines. Il trentottenne, durante la fase di rullaggio verso il gate, ha accusato il malore. Inutili sono stati i tentativi del personale di bordo per rianimarlo. E' spirato di lì a poco. Quattro anni fa (LINK) si registrò un caso simile. Anche l'anno scorso altri due piloti ci hanno rimesso le penne (LINK).
[1] I sospetti per questi decessi da infarto si orientano verso quella che nell'ambiente viene definita "Sindrome aerotossica", evidentemente dovuta all'inalazione continua dei fumi tossici insufflati nella cabina di pilotaggio e nella sala passeggeri e che arrivano direttamente dall'esterno, tramite il sistema di condizionamento dell'aria. Questo episodio è l'ennesimo.
[1] Studi condotti negli ultimi decenni hanno dimostrato che numerosi passeggeri di voli civili hanno iniziato ad ammalarsi, colpiti da una serie di sintomi a breve e a lungo termine come affaticamento cronico, disturbi del sonno, amnesie temporanee, crisi improvvise, dolori neuromuscolari, debolezza, disturbi alla respirazione (se gravi, senza un sistema di supporto vitale, potrebbero essere fatali), nonché problemi gastrointestinali, cardiovascolari, alla pelle e perdita di concentrazione. Si ritiene che la causa di questa situazione sia imputabile, principalmente, a organofosfati neurotossici che contaminano l'aria nelle cabine degli aerei per errori di progettazione del sistema di prese d'aria. Dal 1999 questa condizione è stata definita «sindrome aerotossica» e, secondo gli autori, la contaminazione degli aeromobili civili sta potenzialmente mettendo a rischio la salute e la sicurezza di migliaia di passeggeri e del personale quotidianamente in viaggio sulle linee aeree commerciali.
PREVISIONI SINO AL 31 LUGLIO 2014
L'attuale situazione relativa al flusso delle correnti a getto, uno dei fattori da cui dipende il clima sulla terra, è particolarmente anomala. Un vortice di bassa pressione si trova al Polo Nord e per questa stagione è un fatto inusuale e preoccupante. Se quindi per quell'area si prevede una fine anticipata del periodo estivo, per quanto riguarda il Continente europeo assisteremo ad un fine luglio estremamente caldo e privo di precipitazioni importanti. Nel frattempo l'innalzamento delle temperature sarà esacerbato dalla prosecuzione delle operazioni di geoingegneria clandestina volte ad ostacolare la formazione di nubi basse, il che impedirà con buona probabilità che brevi temporali pomeridiani di calore possano occasionalmente rinfrescare giornate che si preannunciano cocenti. Cieli sgombri da nubi e bianchicci verranno indicati come "belle giornate", ma saranno la firma della guerra climatica.
In prossimità del 28 luglio è previsto l'arrivo da Nord di un debole fronte perturbato. In questo contesto sono in programma operazioni di aerosol igroscopici sul Golfo di Biscaglia nonché Francia Nord Orientale e Italia Nord Occidentale, motivo per cui la perturbazione attraverserà l'Europa centrale senza incidere in modo apprezzabile. Al più si potranno verificare fenomeni violenti sul Nord Est Italia e Lombardia. Prestare attenzione.
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Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.