LA VITA DI FRANCESCO
Ci troviamo a Genova, nella scuola elementeare Guglielmo Marconi, l’inventore della radio. Qui troviamo Francesco, un bambino di nove anni.
Francesco è un bambino timido, gentile e simpatico ma nonostante tutto non aveva amici. E’ magro, alto, ha gli occhi marroni e i capelli neri. Francesco non ha amici perchè è molto timido, anche durante l’ora di ricreazione, sia se vanno in giardino o se stanno in classe, lui rimaneva sempre solo, se ne stava seduto al suo banco a disegnare.
Alcune volte i suoi compagni gli chiedevano si potevano giocare con lui ma rispondeva sempre di no. Tutti i suoi compagni lo prendevano in giro perchè era timido, perciò si sentiva sempre più triste. In classe alcuni suoi compagni gli lanciavano dei foglietti di carta con scritto: Vergognati! Vergognati!
Certe volte Francesco si metteva a piangere. La sua giornata era sempre la stessa: la mattina alle sette si alzava, faceva colazione con una tazza di latte e dei biscotti, alle sette e mezza prendeva il pullman che portava a scuola, anche durante il tragitto rimaneva seduto da solo aspettando l’arrivo a scuola.
Entrando in classe si sedeva all’ultimo banco, apriva il libro e seguiva la lezione.
Il suo compagno di banco era un tipo strano, il più maleducato della classe e non parlava mai con Francesco.
Durante l’intervallo se si stava in classe, lui rimaneva seduto al suo posto a disegnare, se si andava in giardino si sedeva su una panchina e osservava i suoi compagni giocare.
Francesco desiderava tanto giocare con loro ma era timido e aveva paura di giocare con gli altri, quindi preferiva stare da solo.
Finito l’intervallo ritornava in classe e seguiva in silenzio la lezione. Quando suonava la campanella Francesco era felice perchè finalmente era finita la tortura.Francesco a casa era più vivace, giocava con la sua sorellina, guardava la tv.
Come faceva a superare la sua timidezza e a trovare degli amici?
CAPITOLO 2
IL CAMBIAMENTO
Un giorno, durante l’intervallo, quello dopo la mensa, una bambina di nome Sara, che da tempo osservava Francesco si avvicinò a lui e gli chiese: -Come mai stai sempre solo?
Francesco rispose:- Perchè sono molto timido
Sara, mettendosi nei panni di Francesco capì tutta la sua tristezza e gli chiese se volesse giocare con lei.
Francesco la guardò negli occhi e vide che erano chiari, bellissimi e sinceri, così trovò il coraggio di rispondere: -Si
Sara è una bambina magra, ha i capelli biondi e ha gli occhiali, le piace aiutare gli altri.
Sara e Francesco iniziarono a parlare dei loro giochi preferiti, scoprirono di avere in comune un gioco, il lego.
Presero così la scatola che conteneva il lego e utilizzando tutti i pezzettini rossi
Dopo la lezione di inglese Francesco prese un pezzetto di carta e scrisse il primo messaggio della sua vita: – Grazie a te ho superato la mia paura di essere timido.
Grazie a Sara Francesco superò la sua più grande paura, la timidezza così adesso tutti i suoi compagni di classe sono felici e giocano tutti insieme.
Consigli:
Non aver paura di giocare con gli altri e per superare le tue paure parlane con qualcuno, vedrai che riuscirai a superarle.
Autori
Ilaria e Antonio
Che ne dite cari lettori? Molto molto bello. Bravissimi ragazzi, e belle parole, da prendere come esempio.