Oggi vogliamo parlarvi non di un solo autore ma di una coppia di artisti, coppia nell’arte e nella vita: Enrica Campi e Massimo Voghera. Il fatto che siano una coppia molto affiatata e solida nella vita reale, e che lavorino sotto lo stesso tetto, fa sì che la rispettiva ispirazione artistica si arricchisca continuamente di nuovi spunti, idee, suggerimenti reciproci. Insomma …sono due, ma lavorano per tre!
Enrica Campi, terminata l’Accademia di Belle Arti di Torino,decide di lavorare in teatro, avendo scelto di studiare scenografia, e per parecchi anni esercita questo mestiere, soprattutto per il Teatro Stabile di Torino.
Costruisce così una ventina di teatrini per realizzare i quali usa, fra gli altri materiali, la creta, materiale molto affascinane che decide di non abbandonare mai più.
Sotto la guida di importanti maestri, inizia un percorso che la porterà a realizzare, accanto al marito, Massimo Voghera, scenografo e ceramista a sua volta, le sculture ricche di ironia e di poesia, qualità che contraddistinguono i lavori di entrambi.
Massimo Voghera, dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Torino, cattedra di scenografia, inizia a lavorare per il teatro. Alla passione per il teatro e per la scenografia si aggiunge quella per la terracotta e la ceramica. La cosa che certamente gli piace di più è usare l’argilla per fare lavori a metà fra il fiabesco e l’ironico, per passare, attraverso gli oggetti creati, un’altra passione comune: l’illustrazioni rivolta all’infanzia.
Entrambi amano trattare le terre, gli smalti, i materiali più diversi. Le loro opere in terracotta “nascono dal desiderio di raccontare storie e lasciare che queste viaggino da sole e continuino a narrarsi a chi le osserva”.
Chi apprezza questo ottimo lavoro a quattro mani, non finisce mai di stupirsi, e di incantarsi, di fronte ad un’opera nuova che ha sempre il merito, in primo luogo, di farci sorridere, poi riflettere e, infine, renderci la vita un po’ più accettabile.