Magazine Diario personale
C'è un posto che sta radicando in me, al confine fra il cuore e la mente,
dove il silenzio mi avvolge, mi parla, mi abbraccia.
Ne sento il calore e la protezione. Ne inspiro il fascino e la tranquillità.
Percorro le strade assolate senza cercare riparo.
Non temo le ombre, nè l'oscurità degli angoli remoti. Mi sorprendo dell'erba, di una foglia che cade e del vento caldo che mi scompiglia i capelli e mi rinfresca l'anima.
I colori intensi dell'estate si imprimono densamente negli occhi, l
acrime dolci scivolano assieme al lento scorrere del fiume.
Non più l'impeto spumeggiante del torrente in piena ma un lento e morbido scivolare, sereno, tranquillo, affascinata dal suo torbido brillare.
Nuove sensazioni mi accompagnano in questa vita ripresa e ricominciata.
Una dopo l'altra le immagini hanno velocità differenti.
Non più scosse al cuore o turbini di vento, ma piccole diapositive, cortometraggi senza quasi il sonoro, che tanto parola non serve.
E' il cuore che vede, l'occhio ha smesso di implorare chissà quale luce.
Colore e sentimento hanno preso la via del sogno e ne hanno definito i perimetri.
E mentre lo stupore mi avvolge come fossi tornata bambina,
sento l'amore riempirmi le viscere
ed ora io amo come non ho mai amato,
vivo come non ho mai sperato di vivere
e vedo i contorni di quello ho sempre sperato di essere
... nel lento, infinito scorrere di una piccola goccia di fiume.