Magazine Diario personale

Un anno

Da Seretommyloredodo

Questa voglia di scrivere che non trova mai il momento giusto per farlo. Questo milione di pensieri disconnessi che mi frullano costantemente nella testa e che non trovo mai il tempo di mettere in fila. Queste emozioni costrette e ristrette perché non c’è mai tempo di viversele, elaborarle, esprimerle come vorresti/potresti/dovresti.

Questa sensazione di dover restare concentrati costantemente sull’obiettivo finale, senza potersi distrarre nemmeno un secondo per non crollare, senza darsi mai riposo per non perdere tempo e bussola. Questo sentirsi sotto continuo sforzo, come un’atleta che si prepara alla gara della sua vita.

La sensazione di un anno talmente intenso da esser sembrato cortissimo e infinito allo stesso tempo. Chiedersi a volte se l’hai davvero vissuto, quest’anno, tanto ti è sfuggito di mano; chiedersi altre volte di quanti giorni era fatto, quest’anno, che sembrava non finire mai.

Sentirsi schizzate e schizofreniche, nervose e nevrasteniche, isteriche e odiose. A volte fierissime di se stesse, a volte disgustate da se stesse.

Un anno complesso, complicato, nervoso, frenetico. Un anno che in 10 mesi ci ha portato dal “Permesso di costruire” al “Fine lavori”.

Di una casa, la NOSTRA casa, sognata, sudata, costruita, disegnata, immaginata, realizzata, scaldata e riempita da noi 4 bipedi + 2 quadrupedi. Di una casa, la NOSTRA casa, che finalmente è finita e ci riporterà NOI.

Noi senza intrusioni, senza convivenze forzate, senza ritmi non nostri, senza regole non nostre, con la nostra musica di sottofondo, i nostri mobili, i nostri ritmi, i nostri sogni, i nostri progetti, i nostri profumi, le nostre foto.

Noi con i nostri abbracci, la nostra ritrovata serenità, il nostro ritrovato stare insieme in pace e senza fretta. 

Noi con il nostro tempo.

Benvenuto 2014….

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