Un anno

Ripensandoci, ora che è passato un po' più di un anno, forse non è un caso che il mio blog sia iniziato così, con un post sul vuoto. Il mio inconscio ha sempre considerato il vuoto come una cosa pericolosa, da cui fuggire, a cui non lasciarsi andare e me lo ha fatto capire in svariati modi: dai sogni ricorrenti di caduta e guida senza freni quando ero adolescente fino alle più mature vertigini che da parecchi anni mi rendono complicato anche solo passare sopra la grata di un garage sotterraneo.
Tant'è. A rileggere ora i post dei primi due mesi del blog sembra proprio questo: mi sono affacciata sul vuoto, per un po' ho pensato di cadere e lasciarmi andare, poi ho deciso di saltare...
Sorrido ogni volta che leggo questo post, il primo settembre di un anno fa, dove il migliore buon proposito che mi proponevo era quello di
"finire al più presto e nel migliore dei modi i lavori in corso (immagino nell'arco di un paio di mesi, ma devo ancora farmi un calendario), perchè il terzo buon proposito (ehm!) per quest'anno sarebbe quello inconfessabile di... ehm... non lavorare."
Per essere una che la depressione post partum, fortunatamente, non l'ha nemmeno sfiorata mi stavo lasciando parecchio andare alla depressione post perdita del lavorodeimieisogni!
Per fortuna è durata meno di quindici giorni: a settembre ho riflettuto, a ottobre ho consuntivato e poi mi sono buttata!
A distanza di una anno posso dire di essere rinata: ho ripreso la formazione, ho ripreso i contatti con alcune colleghe, ho lavorato per alcuni progetti che mi sono rimasti nel cuore, stiamo ristrutturando quello che sarà il mio futuro studio professionale, ho un sacco di idee e ho bisogno solo di tempo per pensarci e della parte migliore di me per riuscire a realizzarle... e penso che la parte migliore riuscirà a tenere a bada per un po' la parte peggiore... sono fiduciosa!!
buon settembre a tutti