Ieri sera ho visto un film molto bello: Un anno a primavera.
Angela, orfana di madre, dopo aver perso il padre crolla in uno stato d’angoscia e viene mandata in una casa di cura per ricevere le attenzioni del caso. Qui, immersa nel suo dolore, riuscirà pian piano ad uscirne grazie all’incontro con Nicola, un giovane obiettore di coscienza, che l’aiuterà nel suo cammino verso la ricerca della felicità.Bellissimi i temi trattati, quelli che sono un po’ il filo conduttore dei miei post: solitudine, incapacità di comunicare, silenzi, paura, ma anche il coraggio dei sentimenti, l’apertura alle cose diverse e soprattutto all’amore, al coraggio dell’amore. E’ vero che dietro ogni silenzio c’è un mondo di pensieri e di stati d’animo che sfuggono all’altro, ma è anche vero che il silenzio, in qualunque rapporto, che sia d’amicizia, che sia d’amore, è pur sempre un silenzio che genera incomprensioni e innalza muri. Soltanto quando l’amore è inteso come dono all’altro è possibile congiungere anche mondi diversi.