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“Un anno con don Bosco – Verso il 2015″, post #09

Creato il 23 marzo 2015 da Tgs Eurogroup @tgseurogroup

Santità_famiglia_salesiana

Ieri pomeriggio, domenica 22 marzo 2015, presso l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia in località Gazzera a Mestre si è tenuto il quarto incontro dell’anno accademico 2014/2015 del Corso di Alta Formazione “Un anno con don Bosco – Verso il 2015″.
Il Corso è promosso da Ispettoria Salesiana San Marco, Ispettoria Triveneta Madre MazzarelloAssociazione Salesiani Cooperatori Nord Est, in collaborazione con IUSVE, Istituto Universitario Salesiano di Venezia e si inserisce in un cammino voluto dal Rettor Maggiore in preparazione alle celebrazioni dei 200 anni dalla nascita di don Bosco che festeggiamo proprio quest’anno (vedi precedenti post: “Un anno con don Bosco – Verso il 2015″: la proposta formativa e “Un anno con don Bosco – Verso il 2015″: il programma completo).

Nell’intervento di ieri Don Pierluigi Cameroni ci ha illustrato il suo interessantissimo libro “Come stelle nel cielo. Figure di santità in compagnia di Don Bosco” presentandoci le figure di San Domenico Savio e del Servo di Dio Don Costantino Vendrame, introducendoci prima al processo di canonizzazione, per poter così apprezzare di più le figure dei Santi della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

Il processo con cui si viene proclamati Santi si chiama canonizzazione e richiede diverse condizioni e passaggi. Il primo passaggio è la proclamazione del candidato a Servo di Dio, un processo intrapreso dal vescovo della diocesi in cui il candidato è morto. Il processo con il quale vengono ascoltate le testimonianze e letti i documenti che provano le “virtù eroiche” necessarie a diventare Servo di Dio è lo stesso anche per i passaggi successivi. Dopo la proclamazione a Servo di Dio, la documentazione raccolta passa in Vaticano dove un attore nomina un postulatore che accompagna il processo. Nella prima fase si ascoltano i testimoni e a seguire la ricerca della verità passa attraverso una commissione storica, una teologica e un gruppo di cardinali e vescovi. Al termine il Papa emette un decreto di venerabilita’ che testimonia che la Chiesa ha riconosciuto le virtù eroiche del Servo di Dio.

Per proseguire nel processo di canonizzazione è richiesto il riconoscimento di un miracolo e tale processo si tiene nella diocesi dove questo è avvenuto. La gran parte dei miracoli recentemente attribuiti ai santi sono miracoli di guarigione: casi in cui persone malate sono improvvisamente guarite senza apparenti spiegazioni scientifiche. Per stabilire se ci sono cause scientifiche per una guarigione o se è una guarigione inspiegabile, e potenzialmente miracolosa, la Congregazione chiede il parere della Consulta medica. Si tratta di un gruppo di specialisti come cardiologi, neurologi e pediatri che prende in esame la supposta guarigione miracolosa. Soltanto nel passaggio successivo, quando il caso viene esaminato dalla Consulta teologica, viene stabilita se la mancanza di spiegazione scientifica è un miracolo oppure no. Se si, ha luogo la Beatificazione.

Don Pierluigi ha poi descritto due figure importanti della famiglia salesiana: Domenico Savio, modello della pedagogia di Don Bosco, e Costantino Vendrame, esempio di ardore apostolico.

Domenico, fin da bambino dimostra la sua pietà nei confronti degli altri. Nel 1854 incontra Don Bosco e gli chiede di poter entrare in oratorio a Torino perché desiderava ardentemente studiare per diventare sacerdote. Don Bosco ne rimase sbalordito. Utilizzando come metafora il lavoro della madre, Domenico disse: “Io sono la stoffa, lei ne sia il sarto. Dunque mi prenda con lei e farà un bell’abito pel Signore”. In oratorio Domenico diviene subito amico di Michele Rua, Giovanni Caliero, Giovanni Bonetti e Giuseppe Bongiovanni. L’amicizia spirituale fra loro è alla base della loro santità. Domenico si offre totalmente a Maria Ausiliatrice. Nasce nel suo cuore il desiderio di fondare quella che sarà la Compagnia dell’Immacolata Concezione. Domenico è stato proclamato Beato il 05/03/1954 e Santo il 12/06/1954.

Il processo di beatificazione di Don Vendrame, invece, è ancora in corso. Nel 1913 entra nel mondo salesiano ma allo scoppio della guerra si arruola e i 4 anni di servizio militare ne temprano il carattere e lo preparano alla dura vita delle missioni. Dopo il sacerdozio, nel 1924 fu destinato alla missione in Assam nel nord-est dell’India. È stato un araldo del Vangelo. Ha evangelizzato tutto il nord-est del Paese villaggio per villaggio, famiglia per famiglia. Faceva dai 30 ai 50 km al giorno. Cercava il contatto umano, si faceva amico di tutti e spiegava la vita di Gesù. Era umilissimo e uomo di grande preghiera. A causa della II guerra mondiale è stato costretto a passare quasi 4 anni nei campi di concentramento e negli anni successivi evangelizzo’ altre zone dell’India. Morì dopo 33 anni di apostolato. Don Vendrame è stato il Vangelo allo stato puro. In lui c’è l’esempio per cui si può dire che il Vangelo passa solo attraverso il contatto umano.

La quinta e ultima tappa del percorso formativo “Un anno con don Bosco – Verso il 2015″ si terrà il prossimo 17 Maggio 2015: il relatore Don Gianni Ghiglione ci porterà di “Alle sorgenti della Spiritualità Salesiana: san Francesco di Sales”. E’ possibile scaricare il volantino ufficiale con il programma completo degli incontri dal sito www.donboscoland.it.

Manuela

Link utili:
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Volantino “Un anno con Don Bosco – Verso il 2015″

Un Anno con Don Bosco - Verso il 2015


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