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Un anno sabbatico in giro per l’Europa, no grazie!

Creato il 06 aprile 2011 da Tipolosco

E’ da un po’ di tempo che per la testa ho un pensiero fisso, un anno sabbatico, si avete capito bene, voglio mollare tutto e partire per il mondo o meglio per l’europa, molte volte si pensa che l’anno sabbatico sia la risposta più veloce per scappare, fuggire da un problema, ma non è così! Oggi per risolvere i problemi basta solamente googlare la domanda su google ed ecco che per magia il motore di ricerca ci risponde con decine e decine di  pagine di risultati (i seo le chiamano SERP per fare i geek :P ), ma pensandoci bene se il problema non fosse il problema ma se il problema fossimo noi?

Mollo tutto e parto, ma prima o poi torno
Allora credo che l’anno sabbatico sia lo “strumento” migliore per risolvere il problema, non è la risposta al nostro problema ma il mezzo per cui arrivare a risolvere il problema.

La scorsa estate mentre stavo creando l’idea di fare un viaggio tra le capitali europee, googlando la parola anno sabbatico sono fino sul sito di Riccardo Caserini, l’ho lurkato per settimane leggendo mesi e mesi di articoli sul gap year fino a quando ho preso coraggio e ho deciso (cosa migliore non potevo fare

:D
) di comprare il suo libro “Mollo tutto e parto, ma prima o poi ritorno” un manuale sull’anno sabbatico, stupendo a mio avviso, che spiega filo e per segno quali sono i vari step da seguire per organizzare e riuscire a progettare nel miglior modo la nostra “fuga” spirituale.

Nel libro ho trovato molto interessanti le esperienze che i lettori del blog hanno raccontato a Riccardo, le paure, le emozione di esserci riusciti, aver superato la soglia di casa pronti a viaggiare verso l’ignoto, i problemi che sono accaduti durante il viaggio ma soprattutto le sensazioni del ritorno a casa.

Il libro è stata fonte d’ispirazione, grazie ai tantissimi consigli di Riccardo e delle persone che hanno contribuito con la stesura del libro, ho avuto modo di mettermi a confronto, ho trovato il coraggio di affrontare per la prima volta un viaggio in solitaria e devo dire che i suggerimenti che sono scritti sul manuale sono stati utilissimi. Le parole di Riccardo mi hanno fatto capire molte cose la prima su tutte che è inutile scappare dai problemi, al nostro ritorno saranno lì ad aspettarci più forti di prima; fare un lavoro che non ci piace e fuggire per poi ritornare per fare lo stesso identico lavoro ci ha solo fatto perdere tempo, non partite se poi al ritorno non volete cambiare la vostra vita.

L’anno sabbatico ci deve far comprendere quale siano le ragioni per cui vogliamo prenderci una pausa, “conoscere gli altri è saggezza, conoscere se stessi è saggezza superiore” diceva Lao-Tzû solamente conoscendo meglio noi stessi riusciremo a trovare la risposta ai nostri problemi. Scappate, girovagate per il mondo ma prima di intraprendere questo viaggio guardate dentro di voi e chiedetevi se realmente fare un un viaggio di lunga durata potrà servirvi.

Io lo sto facendo e per questo ho deciso di rimandare ancora per un po’ l’esperienza dell’anno sabbatico in giro per l’europa devo trovare ancora un vero motivo devo scoprire ancora cosa mi spinge a viaggiare, la fame di conoscenza? o semplicemente poter staccare qualche giorno dallo stress quotidiano?

Foto di jtrickey


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