Venerdì scorso ho firmato il seguente appello per il Santa Maria della Scala. Lo pubblico di seguito per chi volesse aderire:
UN APPELLO PER IL SANTA MARIA DELLA SCALA
Con molto disappunto abbiamo appreso della prossima chiusura del Santa Maria della Scala. Un fatto grave, segno e sintomo non solo dello stato della cultura nella nostra Città ma, forse della più generale situazione di Siena. Infatti mentre fa rumore la chiusura del Santa Maria, pochi sanno della chiusura dello spazio teatrale della Sala Lia Lapini, uno dei pochi luoghi pubblici a Siena in cui fare teatro. Ora tocca al Santa Maria: luogo che in questi anni è stato oggetto di parziali investimenti che non hanno permesso di farlo diventare il motore, il centro della vita culturale senese e soprattutto una occasione di sviluppo e di lavoro stabile per tanti senesi e non solo. Nel tempo l’originale progetto per cui era iniziata la riconversione del vecchio “Spedale” è stato tradito da interventi non finalizzati al raggiungimento di un break even economico e da scelte discutibili che hanno bloccato il Santa Maria della Scala facendolo diventare un luogo ai margini della vita culturale della Città. Non uno spazio vivo dove poter sperimentare e coniugare la tradizione e la contemporaneità, ma un contenitore di mostre spesso costose, non innovative e in alcuni casi preconfezionate.
I lavoratori del Santa Maria della Scala in questi anni hanno assicurato oltre che i servizi anche un elevato livello di professionalità e rischiano di perdere ora il proprio posto di lavoro. Gli stessi che nel tempo sono stati solo oggetto di vuote promesse elettorali e mai hanno visto un serio progetto che investisse e riconoscesse il proprio bagaglio professionale. Lo stesso copione che stiamo vivendo su Siena Capitale Europea della Cultura del 2019 che fino ad ora è servita solo per ingaggiare qualche consulente e per sprecare risorse economiche che potevano essere investite seriamente. Noi cittadini e cittadine di Siena, di diverse appartenenze politiche e sensibilità culturali, in questo momento vogliamo mettere al centro della nostra attenzione tutti insieme una risorsa fondamentale per la nostra città e cioè la Cultura tutta ed il Santa Maria della Scala in particolare. Ci appelliamo così al Commissario del Governo affinché riesca a trovare il modo e le risorse per riuscire dove in tanti solo per interessi particolari non hanno voluto agire.
Il Santa Maria della Scala deve diventare luogo aperto e partecipato della vita culturale senese e non solo. E’ necessario recuperare quel progetto originale ed originario che voleva il vecchio Spedale motore di un possibile distretto culturale capace di innovazione, di produzione di lavoro stabile e di entrate certe per il Comune. Un Santa Maria della Scala aperto sarebbe una grande opera che il Commissario lascerebbe a Siena e sarebbe un gesto concreto per aspirare a presentare in maniera dignitosa la candidatura per il 2019 a Capitale Europea della Cultura.
Enrico Tucci, Fiorino Iantorno, Pierluigi Piccini, Le Dipendenti dell’Ufficio Turistico di Siena, Francesco Burroni, Dominique Vidal, Albalisa Sampieri, Marco Falorni, Riccardo Putti, Francesca Mugnaini, Giuseppe Gori Savellini, Vincenzo Coli, Luise Hoffman, Silvio Pucci, Giuseppe Giordano, Amanda Bruttini, Antonio Bianciardi, Marta Collini, Maria Luisa Ghidoli, Massimiliano Stumpo, Pietro Staderini, Andrea Corsi, Marco del Dottore, Laura Tondi, Marco Andreassi, Laura Vigni, Valentina Faleri, Capitani Michele, Manganelli Alessandro, Giusti Francesco, Elisabetta Marchi, Maria Merlini, Roberta Mancini, Antonio Giudilli, Francesco Michelotti,Vittoria Spinsanti, Michele Vittori, Annalisa Violini, Luisa Massari, Luciano Sardone, Marco Pierini, Altero Borghi, Luciano Peccianti, Duccio Barlucchi, Roberto Greco, Anna Meoni Giorgetti, Francesco Guasconi, Luciana Sugherini, Matilde Tosoni, Mauro Manganelli, Livia Lastri, Tommaso Brunetti, Elena Casi, Alessandro Grazi, Veronica Campani, Simona Fanti, Barbara Carmignani, Simona Ferraro, Dafne Rossi, Pietro Giannini, Silvia Carbone, Sabrina Marricchi, Roberta Civale, Duccio Mannucci, Sara Braga, Alberto Cornice, Aristeo Biancolini, Silvia Carbone, Sylvia Sestini, Mariangela Calderone, Marzia Marri Brocchi, Massimo Brocchi, Stella Soldani Martina Granai Bernardo Giorgi Laura Parrini Caterina Graziadei, Piergiacomo Petrioli, Andrea Spinelli, Sandra Cardinali, Adele Cervi, Maria Rita Sbardella, Pasquale Albino Colella, Bruno Valentini Rossella de Franco, Jules Burresi, Francesca Scialpi, Silvia Serugeri, Irene Brescaro, Antonio Gigli, Gianna Massari, Massimo Pelosi, Toce Noemi, Rossana Debenedictis, Fausto Tanzarella, Katia Di Rienzo, Marta Becci, Christian Pacini, Giulia Pagni, Beatrice Gorelli, Filippo Salvini, Camilla Bellini, Alessandro Bellini, Daniela Ugolini, Guido Bellini, Anna Ugolini, Alberto Benocci, Cinzia Mariotti, Giacomo Gandolfi, Luisa Dallai, Luca Franci, Saverio Aversa, Ivo Grande, Stefano Frosoni, Emanuela Caprio, Luisa Laurenti, Maddalena Belli, Emanuele Losi, Maria Elena Solari, Carmen Vigorito, Brian Hayes, Annalisa Massari Fantozzi, Roberto Dini, Maria Gabriella Ghidoli, Milena Terzuoli, Benedetta Burroni, Monica Carapelli, Giovanna Coriale, Marghierita Carignani, Federico Terrosi, Giovanni Sestini, Leonardo Garofalo, Bonetto Carmelo, Roberta Nepi, Giovanni Maccherini, Chiara Savoi, David Papini, Giulia Simi, Andrea Francioni, Marcello La Spina, Eleonora Scricciolo, Mila Moretti, Simonetta Losi, Mirco Lucaroni, Dario Ronzulli, Sara Cercignani, Marta Mannucci, Francesco Gronchi, Marco Valenti, Teresa del Ministro, Alessandro Fo, Emanuela Scribano, Alessandra Marzuoli, Edina Regoli, Pierfrancesco Tanganelli, Paola Lambardi, Iva Monciatti, Pina Sangiovanni, Fabio Pianigiani, Rita Ceccarelli, Margherita Aglianò, Alessandra Nard, Nicoletta Francovich Onesti, Agnese Gori Savellini, Gianni Lombardini,