Così dopo il corso sui nodi, quello per la patente nautica e per la fotografia digitale seguito dai tre sulla cucina di pesce e da quello sulla storia navale nell’antica Roma, ora è la volta di “Te lo disegno io il pesce”, un corso base di disegno naturalistico con lezioni di introduzione alla biologia marina.
È piuttosto impegnativo: otto lezioni di tre ore e mezza da martedì 13 marzo a martedì 8 maggio.
Si parte con la storia dell’illustrazione naturalistica e l’introduzione alla biologia marina per finire con i lavori in studio e sul campo.
Il corso nasce con l’idea di abbinare la biologia al disegno semplicemente per far sì che chi disegna sappia quante zampe ha un granchio o quanti tentacoli il polpo.
Gli animatori e docenti sono due personaggi di spicco nell’ambiente. Luca Marini (nomen omen) è il biologo marino, romano 51 anni è stato assistente universitario con un discreto curriculum come insegnante.
Luca Marini
Oltre che essere responsabile scientifico dell’Accademia del Leviatano onlus che si occupa a di studio e conservazione dei mammiferi marini è dirigente del Parco Naturale di Bracciano Martignano e per anni è stato animatore e direttore dell’Area Marina Protetta Secche di Tor Paterno. Ha alle spalle una brillante tesi di dottorato sui mammiferi marini oltre a studi sulle migrazioni delle balenottere nel Mediterraneo, e su una popolazione di delfini residenti in Sardegna.L’illustratore invece è Carlo Castellani, 58 anni anche lui romano e grande amico di Luca. Autenticamente autodidatta, ci tiene a precisare lui stesso, il nostro Carlo si può dire sia nato con la matita tra le mani.
Carlo Castellani
Ha sempre disegnato fin da bambino, di tutto, in modo professionale alla fine degli anni ’80. Ha scoperto la sua vena naturalistica quando si è avvicinato al mare per collezionare conchiglie, che naturalmente disegnava, e per i primi corsi di subacquea avendo com istruttore il mitico Guido Picchetti che ha Roma con la sua scuola ha sfornato generazioni di sub.“Quasi in modo naturale, racconta, mi sono da subito interessato alla biologia marina per studiare meglio i miei soggetti tanto da specializzarmi (con un mio particolare metodo che insegnerò a chi frequenterà il corso) a prendere “appunti” sott’acqua su una tavoletta di plastica.
A terra poi andavo a cercare il pesce che mi interessava per tutte le osservazioni da vicino o sui banchi delle pescherie o al museo di zoologia. Non mi sono mai basato su disegni preesistenti per non correre il pericolo di copiare anche gli errori altrui! All’inizio, continua nel suo racconto, la mia tecnica preferita era l’aerografo, ora uso matite, china, acquerelli, acrilici, praticamente tutto tranne i colori ad olio. Mi piace molto fare gli schizzi a penna, recentemente su eBay ho comprato le ultime rimanenze di penne a china che si usavano negli anni 60, i vecchi graphos. In assoluto, quando ho una penna tra le mani, la cosa che in assoluto mi piace di più è disegnare animali marini, purtroppo però è sempre più raro trovare editori, soprattutto gli italiani, che investano sul nostro lavoro!
Anche perché ora in internet si trova di tutto come nel sito scientifico fishbase.org/ con base nelle Filippine è gestito da scienziati che nel mondo si occupano di pesci, è un data base sterminato completo di tutte le specie conosciute, poco meno di trentamila, con fotografie, illustrazioni, video e film per tutti i gusti e necessità.”