Pubblichiamo il comunicato stampa della Fondazione Carlo Maria Martini sulla presentazione, avvenuta a Milano il 26 giugno scorso, del progetto di archivio digitale del Cardinal Martini.
xDams sara’ la piattaforma tecnologica del progetto, che, spiega Chiara Daniele coordinatrice dell’iniziativa, vuole costruire “un archivio digitale virtuale del Cardinale, che raccolga e metta a disposizione in formato digitale i documenti di e su Martini, sia quelli che si trovano fisicamente in Fondazione, sia quelli che saranno acquisiti in formato digitale,attraverso un lavoro di ricerca e la collaborazione dei privati, degli enti e delleistituzioni che questi documenti posseggono e conservano, nel rispetto dei contesti istituzionali di produzione e delle provenienze. Il risultato finale sarà un patrimonio archivistico consultabile on line”
Ed ecco il comunicato.
“Milano, 26 giugno 2015 – Si è svolta questa mattina a Milano la presentazione del progetto Archivio Carlo Maria Martini. Coordinati dal direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, sono intervenuti l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il presidente della Fondazione Carlo Maria Martini, padre Carlo Casalone SJ, e il presidente di Unipolis (partner del progetto), Pierluigi Stefanini.
Dopo il saluto introduttivo di padre Giacomo Costa SJ, presidente della Fondazione Culturale San Fedele, dove ha sede operativa la Fondazione Martini, ha preso la parola Giuliano Pisapia che ha sottolineato il ruolo di Milano come «città del confronto e città delle religioni», ricordando il contributo del cardinale gesuita nell’ambito civico e sociale. Il sindaco ha anche annunciato che, entro la fine del 2015, Milano avrà un luogo che possa ricordare in modo esplicito e adeguato Carlo Maria Martini, sia agli stessi milanesi sia a chi viene dall’estero», facendo riferimento in particolare ai migranti che arrivano in città.
Padre Carlo Casalone ha illustrato la natura e le finalità del progetto dell’archivio. Rievocando le parole pronunciate da Papa Francesco in occasione dell’udienza concessa alla Fondazione Martini nel 2013 – «la memoria dei padri è un atto di giustizia. E Martini è stato un padre per tutta la Chiesa» -, Casalone ha sviluppato una riflessione su ciò che significa, in modo autentico, fare memoria e ha sottolineato che, «man mano che avanziamo nel cammino, ci rendiamo conto di avere a che fare con un insieme di opere e con una rete di relazioni sterminate. È uno scenario di grande ricchezza, che al contempo ci espone al rischio di disperdere le forze. Per questo desideriamo adottare una chiave di lettura specifica, centrata sul modo di procedere che caratterizzava trasversalmente l’attività di Martini. In uno slogan: intendiamo mettere in luce non solo la sua opera ma anche il suo modo di operare».
È stato poi proiettato un video che rappresenta l’anticipazione di quella che sarà una delle principali sezioni dell’Archivio Martini: una serie di testimonianze video a persone che hanno conosciuto il Cardinale. Il video – visibile anche sul sito della Fondazione – sintetizza le interviste raccolte da autorevoli personalità del mondo culturale ed ecclesiale: da Umberto Eco a Ferruccio De Bortoli, da Enzo Bianchi a mons. Renato Corti, al gesuita Silvano Fausti, scomparso proprio pochi giorni fa.
Ha preso poi la parola Pierluigi Stefanini, che ha spiegato i motivi per cui Fondazione Unipolis ha deciso di impegnarsi in questo progetto, anche con un rilevante contributo economico: «Si tratta – ha detto – di un’iniziativa non solo meritoria in sé, in quanto metterà a disposizione di tutti e in ogni parte del mondo, attraverso le più innovative tecnologie e la rete, l’insieme delle opere e dei documenti di Carlo Maria Martini, ma perché, insieme alla memoria, ne restituirà la straordinaria attualità».
Infine, è stata la volta del cardinale Angelo Scola, che ha ricordato «la grande personalità cristiana e sacerdotale di Carlo Maria Martini» e la «ricchissima trama di relazioni, anche in termini qualitativi», intessuta dal suo predecessore. Di fronte a un progetto come questo, ha sottolineato Scola, ci si sente «come nani sulle spalle di giganti, e per questo non solo siamo in grado di guardare più lontano, ma possiamo farci forti dell’esperienza di chi ci ha preceduto». In questo senso, l’Archivio Martini «consentirà di strappare dall’oblio o dalla morte ciò che può rinnovare noi stessi e la nostra civiltà», passare «dalla biografia alla storiografia», «mettere in relazione l’ascolto dei testimoni della storia con gli attori del presente». Carlo Maria Martini, ha concluso il cardinale Scola, «ha assorbito lo spirito ambrosiano fino in fondo, incidendo, come Ambrogio, tanto nella sfera religiosa che in quella civile».
Il risultato finale del progetto – la cui ultimazione è prevista per il 2019 – sarà un patrimonio archivistico di testi, immagini, audio e video consultabile on line, interrogabile secondo molteplici chiavi di ricerca, con percorsi di lettura, accessibile al grande pubblico, non chiuso ma in progress. Alcuni dei materiali che già oggi fanno parte dell’Archivio sono consultabili su www.fondazionecarlomariamartini.it.
Ai partecipanti è stato distribuito un piccolo volume contenente una presentazione del progetto e il testo inedito di Filosofia e Dialogo, Lectio Magistralis tenuta in occasione del conferimento della Laurea honoris causa da parte della Università Ebraica di Gerusalemme, 11 giugno 2006″