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Un argomento decisivo a favore degli ebook

Da Andreapomella

Un argomento decisivo a favore degli ebookQuella degli ebook non è una questione che mi appassiona più di tanto. Nonostante sull’argomento abbia già scritto in altri luoghi diversi da questo, scatenando animate discussioni e feroci putiferi, come se stessimo parlando dall’esistenza di Dio, la querelle rimane tuttavia, per quanto mi riguarda, di scarso interesse. Ci torno su per un dato semplice ed essenziale, perché da qualche tempo anch’io sono entrato nella schiera dei felici possessori di un ebook-reader, e ho così potuto fare esperienza della lettura di un libro elettronico (immagino già che fra qualche anno l’uso di questo termine suonerà terribilmente obsoleto, un po’ come ciclomotore). I libri che ho letto in questo formato in realtà sono due, uno di Kenaz e l’altro di McCarthy. Confesso che leggere un romanzo su un dispositivo elettronico non è stato poi così traumatico come dicono i paladini del cartaceo. Il godimento che ho tratto dalla lettura è lo stesso di un qualsiasi altro libro, voglio dire, i racconti che ho letto hanno prodotto in me una traccia di memoria autonoma, legata al contenuto del testo e svincolata dalle ingerenze del supporto. Il limite vero, semmai, è il catalogo dei libri disponibili in formato elettronico, quello sì ancora davvero scarso. Questione di tempo, certamente. Nel frattempo ho scoperto un argomento decisivo a favore degli ebook. Mi domando come faranno, in un futuro prossimo, quegli imbecilli che propongono il rogo dei libri a costruire pire letterarie con quella sostanza così aleatoria e inconsistente denominata file.


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