
Un articolo sul Corriere della Sera che potete leggere qui, racconta di come in un quartiere a ovest di Gerusalemme, due asili che avevano il cortile in comune siano stati divisi con una rete metallica. Il motivo? Da un lato ci sono i figli di ebrei laici, dall'altra i figli di ultraortodossi. I genitori di quest'ultimi hanno chiesto la separazione per evitare ai loro figli di vedere abbigliamenti inadeguti. Ma che senso ha? Possibile che esistano ancora di questi problemi e non si possa convivere ognuno con le proprie idee? Quando sento parlare di qualsiasi argomento, penso a un libro. Spesso mi sforzo per trovare un collegamento. Questa volta invece ho pensato subito a un titolo: Il bambino con il pigiama a righe di John Boyne. Cosa c'entra un libro sulla Shoah? Nulla! Ma se lo leggerete, capirete come una barriera che ha senso per alcuni adulti sia senza senso per i bambini. E mi chiedo: qualcuno ha pensato come si sentono quei bambini?