Un’atmosfera mai vista

Creato il 10 ottobre 2014 da Media Inaf

Crediti: Spacetelescope.org

Arriva la mappa più precisa dell’atmosfera di un pianeta esterno al Sistema Solare. L’ha ottenuta, e pubblicata sulla rivista Science, il gruppo di ricerca coordinato da Kevin B. Stevenson, del dipartimento di Astronomia e Astrofisica dell’università di Chicago. Ottenere una mappa così completa è stato possibile perchè i ricercatori hanno potuto osservare ben tre anni di storia del pianeta, ma per farlo hanno impiegato appena quattro giorni.

Il pianeta orbita infatti vicinissimo alla sua stella, tanto che il suo anno è il più breve mai misurato: dura appena 19 ore. Chiamato Wasp-43b, è un pianeta gigante e ha una massa doppia rispetto a quella di Giove. Ad osservarne l’atmosfera con un dettaglio senza precedenti è stato il telescopio spaziale NASA/ESA, Hubble.

“WASP43-b è un pianeta delle dimensioni di Giove ma due volte più massiccio – spiega Isabella Pagano, dell’INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania e esperta nella ricerca e studio degli esopianeti – che orbita attorno a una stella un po’ più fredda del Sole, mostrando sempre la stessa faccia alla stella come accade nel sistema Terra-Luna”.

“Per via della vicinanza  alla stella (WASP-43b è 40 volte più vicino alla stella di quanto non sia Mercurio al Sole) – continua la ricercatrice – la sua atmosfera è estremamente più irradiata di quanto non sia quella dei pianeti gassosi nel sistema solare. Con la WFC3 a bordo di Hubble Space Telescope è stato possibile ottenere una mappa della temperatura dell’atmosfera di WASP-43b a varie altezze, scoprendo in questo modo che questa diminuisce lentamente con l’altezza e che esiste una notevole differenza di temperatura tra l’emisfero illuminato, dove è sempre giorno, e quella buio, dove è sempre notte, a qualunque altezza. Questo risultato ci dice che in questa atmosfera non sono in funzione efficienti meccanismi di rimescolamento. Le misure mettono anche in evidenza la presenza di vapor d’acqua nell’atmosfera di WASP-43b”.

“È la prima volta – conclude Isabella Pagano – che si riesce a ricostruire la distribuzione della temperatura con l’altezza con questo dettaglio. Osservazioni simili saranno possibili anche per altre tipologie di pianeti extrasolari con il James Webb Space Telescope (JWST), il telescopio spaziale di 6.5m in fase di realizzazione dalla NASA con l’ESA e il CSA (l’Agenzia Spaziale Canadese), che sarà lanciato nel 2018″.

Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf


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