Magazine Creazioni
Titolo strano per un post ma ora se avete pazienza e voglia di leggere vi spiego perché...
Non è di certo il primo autunno che passo così, ne ho passati molti ma gli autunni passati non ne ero consapevole.
Da anni soffro di stanchezza e dolori diffusi, colon irritabile, cefalea ecc...praticamente vivo come se avessi perennemente un influenza...giorni dove mi sento ko e giorni dove sto meglio, ma sicuramente dopo un forte stress o una grande fatica crollo con malesseri vari, tanto da dovermi fermare...
Ricordo che due autunni fa ho passato a letto circa 15 giorni sentendomi dire che l'autunno probabilmente mi portava un po' di depressione.
Ammetto di essere emotiva, di essere ipersensibile e di avere anche io come tutti momenti di sconforto, ma vederla come depressione mi sembrava un pò esagerato e soprattutto non era ciò che percepivo io.
Ho sempre fatto presente ai medici questa mia situazione ma hanno sempre cercato di curarmi i singoli "mali" senza però mai vederli come un unico problema...non nascondo che ho pure pensato di essere ipocondriaca, più volte mi sono chiesta se realmente stavo così male ed avevo determinati dolori o se erano solo un sacco di paturnie.
Mi sono sentita dire: "Stai così perché te lo puoi permettere", oppure (poco fine) "Quando l'acqua tocca il sedere si impara a nuotare, vedrai", "Sei pigra", "E' l'ansia", "Sforzati"
praticamente un po' di tutto, certo che determinate frasi non mi facevano piacere ma questo mi ha fatto capire che era inutile cercare di dare spiegazioni e così mi sono chiusa nel mio mondo cercando di parare i colpi del mio malessere fisico e se all'inizio evitavo incontri, uscite cercando di dare spiegazioni poi ho capito che bastava dire un secco NO ed evitavo così commenti spiacevoli.
Mi sono circondata di "pochi ma buoni" ed ho condotto una vita fatta anche di rinunce, non poche, ma come diceva Geppi Gucciari "Se non riesci ad uscire dal tunnel arredalo"...così ho fatto, ho arredato il tunnel e mi sono fatta la mia casa ^_^.
Non ho più visto medici, ambulatori...non ho più fatto esami, raggi, tac o risonanze...lo ritenevo inutile ed ero davvero stanca...e questa stanchezza poi fisica e morale mi portava ad uno stress eccessivo tanto che al solo pensiero mi prendeva un ansia tale da farmi rinunciare.
Ho cominciato a cercare i miei sintomi in rete...ma essendo così diversi fra loro non era facile trovare da sola risposta, avevo letto qualcosa sulla stanchezza cronica e la fibromialgia ma ero comunque bloccata...forse convinta ormai fossero paturnie miste a vari problemi fisici anche perché esteriormente niente di diverso da un fisico sano si poteva notare.
La decisione di andare da una reumatologa l'ho presa qualche tempo fa quando i dolori sono arrivati più intensi alle mani, mi sembrava di avere le dita slogate...i dolori e le varie paturnie le potevo anche sopportare ma le dita slogate no...come avrei potuto ricamare, cucire, creare se poi la situazione fosse un giorno peggiorata?!?Le mani creando mi avevano fatto arredare il mio tunnel, non potevo di certo permettermi di perdere la creatività perciò ho prenotato.
Il giorno della visita penso di aver consumato quel lungo e stretto corridoio...credo di averlo fatto su e giù una cinquantina di volte nonostante i dolori, tranne che per brevi soste dove mi fermavo a parlare con una dolce signora che probabilmente aveva l'ansia quanto me e cercava ogni scusa per distrarre la mente.
Dopo un tot di tempo di attesa ero sul punto di rinunciare, di andarmene, l'ansia saliva, la stanchezza pure e il tarlo del "oddio e adesso cosa le dico???" Anni e anni di dolori, malesseri incomprensibili a volte attribuiti anche a "forse lei è un po' depressa" cosa che io sapevo di non essere, come avrei potuto riassumere in così poco tempo tutti quei disturbi?!?
Per fortuna la porta si è aperta e sono entrata, li l'ansia è passata trovandomi di fronte ad una dottoressa davvero gentile che dopo poche descrizioni dei miei sintomi pareva già aver inquadrato il problema.
Mi ha ascoltata, mi ha fatto alcune domande e poi mi ha visitato e mi ha detto "lei soffre di una malattia chiamata Fibromialgia"
Sapevo di cosa si trattava, perciò non sono caduta dalle nuvole, in quel momento però è come se avessi ricevuto un pugno allo stomaco...anni e anni di convinzioni di tutt'altro genere praticamente frutto anche in qualche modo della mia sfera psicologica per riscoprire così di colpo di avere tutta un altra cosa...
Ero e sono tuttora felicissima da una parte per aver finalmente trovato la chiave dei miei problemi però dall'altro lato ora dovrò ricominciare, reimpostare le mie abitudini e soprattutto spiegare al mio essere che se prima ero convinta di dovermi far violenza essendo io una testona per superare un malessere (pur ponendomi 1000 e più domande visto che erano malesseri improvvisi, senza motivazione) ora avrei dovuto, anzi ora dovrò assecondare il mio fisico e trovare un giusto equilibrio fra la stanchezza, i dolori e il doverlo tenere comunque in movimento.
Non sono una che ama i cambiamenti ma voglio far si diventi un cambiamento in positivo anche se purtroppo molte cose a cui ho rinunciato a causa dell'incertezza che mi dava il mio problema non potrò più averle o farle e queste purtroppo rimarranno un rimpianto.
Ho voluto condividere con voi questa mia "nuova" malattia perché mi sento di dire a chi ha qualcosa di non bloccarsi, quando sentite che qualcosa non va, non funziona, non aspettate, rivolgetevi a chi di certo può aiutarvi e se non siete soddisfatti provate altre strade...non esiste problema senza soluzione ^_^.
Ecco perche ora si riparte, che sia l'inizio di una nuova vita???
Scherzo, perché io tutto sommato amo la mia vita anche se non è perfetta e le mancano alcune cose non poco importanti, ma con i cambiamenti che dovrò per forza fare chissa...magari arriveranno anche quelle.
Grazie a chi avrà avuto la voglia di arrivare fino in fondo a questo mio lungo post leggendo così una parte di me.