Progetto sperimentale firmato a Palermo: lavoro nei 16 ettari gestiti dall’Esa nell’azienda Campo Carboj di Menfi.
Il lavoro nei campi come strumento di rieducazione dei detenuti per reinserirli nella società. E’ questo l’obiettivo del protocollo di intesa -che si basa su 8 articoli- siglato venerdì a Palazzo D’Orleans, a Palermo, tra il Ministero della Giustizia e la Regione.
L’intesa mira ad attuare un progetto sperimentale di agricoltura sociale rivolto ai detenuti degli istituti penitenziari di Trapani, Castelvetrano e Sciacca (Agrigento), che sarà realizzato nell’azienda Campo Carboj gestita dall’Esa, con la consulenza dell’ateneo palermitano.
«Lo scopo – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Dario Cartabellotta – è quello di favorire il reinserimento di queste persone consentendogli di espiare pene alternative. Il progetto prevede il coinvolgimento di un’azienda pubblica che si trova nella zona di Menfi».
Per il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Beretta si tratta di «un’esperienza importante, che, in questo modo consente a chi è detenuto di acquisire una professionalità. Stiamo lavorando a un altro protocollo nelle proprietà confiscate alla mafia».
Di «idea positiva e accordo significativo e con grandi potenzialità per un concreto reinserimento sociale e lavorativo dei soggetti reclusi» ha parlato Giorgio Pighi, sindaco di Modena e delegato Anci alla Sicurezza, immigrazione e legalità.