Un pensiero leggero per un sabato che mi pare impalpabile.
Ecco un rarissimo esempio di come la traduzione di una poesia in un’altra lingua possa guadagnarci, in tutto.
Stavolta la traduzione è dall’inglese al francese. Si intitola “Bevi alla mia salute, ma soltanto con gli occhi” ed è di Ben Jonson; risale all’inizio del 1600.
Meravigliosa tutta, ma dove dice «lascia soltanto il tuo bacio sulla coppa, e non avrò bisogno di vino» è l’apoteosi.
À Célia
Bois à ma santé, des yeux seulement
Et je m’engagerai par les miens.
Ou laisse juste un baiser sur la coupe
Et je n’aurai pas besoin de vin.
La soif qui monte de l’âme
Réclame une boisson divine;
Mais, obtiendrais-je une gorgée du nectar jovien,
Je ne l’échangerais pas contre le tien.
Je t’envoie ce soir une guirlande de roses
Non tant pour t’honorer
Que pour lui donner, près de toi, la chance
De ne pas se faner;
Il te suffira seulement de la respirer
Et de me la retourner,
Apres, elle croitrait et sentirait, je le jure
Pas d’elle-même mais de toi!
***
(a grande richiesta, traduzione in italiano à la Scribacchina)
A Celia
Bevi alla mia salute, ma soltanto coi tuoi occhi
E io mi impegno a fare lo stesso con i miei.
O semplicemente lascia un bacio sulla coppa
E non avrò bisogno di vino.
La sete che sale dall’anima
Reclama una bevanda divina;
Ma potessi anche ottenere un sorso di nettare di Giove,
Non lo scambierei mai con sorso di te.
Stasera ti mando una ghirlanda di rose
Non tanto per onorarti
Quanto perché tu possa dare alle rose
La possibilità di vivere per sempre;
Ti basterà semplicemente respirarle
E ritornarmele:
Prenderanno vita nuova, inizieranno a profumare – lo giuro!
Non di loro stesse, ma di te.