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Un Bancario a Vienna

Creato il 13 febbraio 2012 da Fugadeitalenti

Io sono uno di quelli che se ne è andato, peché dopo un decennio di studi all’estero (essenzialmente in Germania), e dopo essere ritornato un paio d’anni in Italia per un lavoro non precario, mal sopportavo -comunque- un sacco di difetti e inefficienze del nostro Paese, unite ad una certa carenza di prospettive, o comunque alla quasi certezza di doversi aspettare poco dal futuro“. Storia di un ri-espatrio, quella di Danilo Mercurio, 36 anni, Senior Analyst all’istituto di credito austriaco Erste Sparinvest.

Danilo si iscrive alla Facoltà di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, portando con sé l’importante bagaglio linguistico accumulato nel corso degli anni del liceo sperimentale. La svolta della vita arriva con la partenza per Berlino, nell’ambito del progetto Erasmus. Anziché restarvi per un solo anno, decide di trasferirvisi in pianta stabile: in Germania Danilo si laurea e avvia un Dottorato in Statistica/Econometria. Grazie a una borsa di studio ha l’occasione di trasferirsi per dodici mesi alla Columbia University di New York, per un Master.

Al termine di dieci anni all’estero, con laurea, dottorato e master alle spalle, Danilo vince un concorso alla Banca d’Italia, all’interno del servizio vigilanza degli enti creditizi. L’esperienza romana dura però solamente poco più di due anni: Danilo si rende presto conto che il settore pubblico non fa per lui (preferisce quello privato), ma -soprattutto- il colpo di grazia alle sue ambizioni “italiane” glielo fornisce la qualità della vita. Pessima, nelle nostre grandi metropoli.

Di qui la decisione di rimettersi sul mercato: in pochi mesi trova lavoro presso un grande gruppo bancario austriaco: prima direttamente per l’istituto di credito, poi presso la società di gestione di risparmio del gruppo. Soprattutto, a Vienna riscopre una qualità della vita degna di questo nome, in termini abitativi, di pendolarismo, di trasporti pubblici  e -pure- di verde urbano.

Ospite della trasmissione è Filippo Santilli, professionista quarantenne al lavoro ad Honk Kong per la Bank of New York Mellon. Una storia straordinaria, quella di Filippo, che fa il paio con quella di Danilo, allargando l’orizzonte di espatrio all’intero globo. Sottostante, però, resta sempre la visione di un’Italia che non offre condizioni adeguate di vita e/o di lavoro ai suoi talenti più “internazionali”.

Nella rubrica “Spazio Emigranti” approfondiamo il tema della giovane emigrazione dal Mezzogiorno. Sia verso il Nord, ma soprattutto verso l’estero. Lo spunto ce lo offre il libro “Terroni 2.0″, di Piercamillo Falasca. Un volume che lancia un messaggio assolutamente interessante: il rinnovamento passa attraverso coloro che se ne sono andati.

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Intanto siete tutti invitati a compilare il “Manifesto 2012 dei Giovani Talenti”:

Inviaci la tua proposta, per rendere l’Italia un Paese di “Circolazione dei Talenti”:
1) sei un giovane professionista “under 40″ all’estero? Indicaci UN motivo che ti porterebbe a tornare
2) sei un giovane professionista “under 40″ in Italia? Indicaci UN motivo che ti aiuterebbe a restare

Inviate le vostre proposte, specificando il Paese di residenza, a: [email protected]

SEI UN GIOVANE “UNDER 40″ ESPATRIATO ALL’ESTERO? VUOI RACCONTARCI LA TUA STORIA? Per contattare la trasmissione: [email protected]

Alla prossima puntata: sabato 18febbraio, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!



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