Sembra passato davvero poco tempo da quel pareggio in extremis contro la Sampdoria che ha dato il via alla stagione del Palermo. Ancora prima che la palla fosse al centro del campo, lo scettiscismo regnava sovrano in città. Poca fiducia, i tifosi prevedevano sofferenza e temevano un'altra retrocessione. C'è da dire che l'inizio non ha certo fatto cambiare idea a tutti: il gioco c'era, i risultati decisamente no. Poi la vittoria contro il Cesena, e da lì un cammino in discesa. Vittorie e prestazioni convincenti, un gruppo unito e forte. Tante note liete e ragazzi che esplodono: Dybala incanta e attira su di sè gli occhi delle big, Vazquez fa girare la testa agli avversari e Conte lo convoca in Nazionale. Tante soddisfazioni e una salvezza che arriva con tante giornate in anticipo. E chi se lo aspettava? Probabilmente nessuno, e forse è proprio questo che dà un sapore speciale alla stagione rosanero. E ieri pomeriggio l'atto finale. Applausi per tutti, nonostante la sconfitta. Applausi per i senatori dello spogliatoio, applausi per mister e presidente, applausi anche per un ex come Ilicic, che alla fine si commuove pure. Il "Barbera" si è vestito a festa, come quello delle grandi occasioni. Il pubblico palermitano ha dimostrato la sua sportività, e un attaccamento verso i colori cittadini che non sempre, durante l'anno, si è visto. E poi la standing ovation per Paulo Dybala. U Picciriddu lascia il suo covo, il luogo dove è cresciuto e si è consacrato. Ora è della Juventus, ma i tifosi lo hanno osannato a non finire. Un ragazzo che rimarrà nella storia del Palermo e nel cuore di chi lo ha visto giocare. La prossima stagione tornerà, ma da avversario, e sarà sicuramente suggestivo. Tra addii e ringraziamenti, il Palermo si congeda dal suo pubblico. Un'annata decisamente positiva per una neopromossa. Quella prima partita ormai è lontana e il Barbera chiude i battenti. Appuntamento tra tre mesi circa, si ricomincerà di nuovo... Fonte: Palermo24.net
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