un bel rice pudding anzi un bel risogalo

“vrase risi” (lessa del riso, imperativo) è una locuzione che si usa per sottolineare che una situazione non si può più correggere, che il suo decorso negativo è ormai segnato e senza possibilità di recupero.
In ambito ermeneutico,  una  versione fa  derivare la frase  dall’usanza di offrire “la zuppa di riso della consolazione” che si serviva in molti luoghi del paese dopo le cerimonie funebri.Secondo un’altra versione, durante una guerra i soldati affamati hanno “sequestrato” dei polli per arrostirli. Il loro tenente invece non fu per niente d’accordo su quello che considerava un furto e ordinò ai suoi soldati di restituire il maltolto ai suoi legittimi proprietari.Ghiannis, o Ghiorgos, o Dimitris, non lo so,  “vrase risi” si sentì ordinare il cuoco che mise l’acqua nella pentola per far bollire del  riso.In ogni caso, denota una condizione di profonda delusione. “Se non trovo un lavoro subito, vrase risi”, “se non mi metto a studiare subito per l’esame, vrase risi” etc. etc., sono frasi dove la locuzione trova luogo pertinente.E la ricetta che segue è appunto un “vrase risi”, ma la nostra gente che sa tutto rendere più buono, più bello, più piacevole, la arricchisce con pochi altri ingredienti, cosicché diventa un buonissimo dessert che possiamo consumare anche come prima colazione, anzi meglio.Per realizzarla mi sono affidata alla versione di Stelios Parliaros.
Ingredienti: (per 2 coppette come quelle della foto)-   mezzo litro di latte intero-   125 gr. di panna 35%-   50 gr. di riso arborio-   la scorza a strisce di mezzo limone non trattato-   35 gr. di zucchero semolato-   cannella in polvereProcedimento:Versiamo in un pentolino il latte, la panna, le scorze del limone e il riso. Facciamo bollire lentamente a fuoco basso da 20 minuti a mezz’ora, mescolando molto spesso, anzi diciamo in continuazione, con una spatola.Ritiriamo dal fuoco, togliamo le scorze del limone, versiamo subito lo zucchero e spostiamo il rysogalo in un altro recipiente che a sua volta è immerso per metà in uno più grande dentro il quale avremmo messo acqua fredda e ghiaccio.Mescoliamo finchè non si raffreddi. In questo modo evitiamo che si  formi la crosticina in superficie.Versiamo nelle coppette, spolverizziamo con la cannella e sistemiamo in frigorifero.Se desideriamo, anziché con il limone, possiamo profumare con la vaniglia, la masticha, l’arancia, lo zafferano.Qui un video con Parliaros e dei suoi allievi intenti alla preparazione del rysogalo. Parliaros suggerisce di usare l’arborio, e io ho obbedito!